Dopo essere cresciuti dell'1,52% la scorsa settimana, i prezzi del minerale australiano con un contenuto di ferro pari al 62% sono calati di 0,2 dollari ieri 15 ottobre, aprendo la settimana corrente a quota 70,40-71,50 $/t CFR Cina. Nel frattempo, le scorte di minerale ferroso presso i porti cinesi sono scese al livello più basso di quest'anno la scorsa settimana: 143,5 milioni di tonnellate.
Il principale motivo dei movimenti al rialzo della scorsa settimana è stato l'incremento degli ordini da parte dei compratori cinesi al ritorno dalle festività del periodo 1-7 ottobre. Si ritiene infatti che le acciaierie cinesi non abbiano fermato le produzioni nel corso delle festività, causando un calo delle scorte di minerale. La scorsa settimana, inoltre, i prezzi dei future sul minerale hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi trenta giorni. Questo è stato un ulteriore fattore a supporto degli aumenti delle quotazioni dell'iron ore sul mercato spot.
Nel frattempo, i governi della regione del delta del fiume Azzurro hanno accolto il piano del governo centrale cinese relativo ai tagli alla produzione del periodo novembre 2018-marzo 2019. Pertanto, l'offerta di acciaio sempre destinata a ridursi in Cina nel prossimo periodo. Nel frattempo, il governo di Tangshan ha emesso nuove misure di emergenza volte alla riduzione delle emissioni. Queste, che resteranno in vigore fino al 18 ottobre, hanno dato manforte ai prezzi dei future cinesi sull'acciaio. Tutte queste circostanze hanno permesso ai prezzi del minerale di ferro di chiudere la scorsa settimana a quota 71,5 $/t CFR Cina, il livello più alto dallo scorso marzo.
Con l'avvicinarsi del periodo dei tagli alla produzione, le acciaierie cinesi dovrebbero continuare ad ordinare minerale nelle prossime settimane, esercitando un impatto positivo sui prezzi.