Dopo essere cresciuti del 2,28% la scorsa settimana, i prezzi del minerale australiano con un contenuto di ferro pari al 62% sono aumentati di 0,5 dollari ieri 22 ottobre, aprendo la settimana corrente a quota 72,70-73,80 $/t CFR Cina. Nel frattempo, le scorte di minerale ferroso presso i porti cinesi, dopo due settimane in contrazione, sono aumentate dell'1,2% su base settimanale, raggiungendo il livello di 145,3 milioni di tonnellate lo scorso 18 ottobre.
Dal momento che i tagli imposti alle acciaierie cinesi sono meno severi rispetto allo scorso anno e poiché i dettagli in merito sono decisi dai governi regionali, si prevede che la produzione siderurgica cinese sarà superiore il prossimo inverno rispetto al precedente. I tagli sarebbero dovuti iniziare i primi di ottobre, ma le acciaierie cinesi hanno mantenuto la produzione su livelli normali a fronte della mancanza di programmi dettagliati da parte dei governi locali. Ciononostante, alla fine della scorsa settimana, le autorità di Tangshan hanno annunciato l'intenzione di ridurre gli output delle acciaierie locali del 30-35%. Lo scorso anno i tagli erano stati superiori, cioè pari al 42%.
Intanto, il tasso di crescita economica della Cina nel terzo trimestre, pari al 6,5%, è stato inferiore alle aspettative e ciò ha avuto un impatto negativo sui prezzi dell'acciaio e del minerale di ferro sul mercato dei future. Il governo cinese sta cercando di incrementare il valore dei suoi mercati stock acquistando azioni con fondi statali, e probabilmente fornirà sussidi al settore privato.
Nel prossimo periodo e fino all'inizio dei tagli invernali, le acciaierie cinesi dovrebbero continuare ad accumulare scorte di minerale. In assenza di significative riduzioni di prezzo sul mercato cinese dei future sull'acciaio, le quotazioni del minerale ferroso dovrebbero mantenere un trend rialzista nel breve periodo.