I prezzi del minerale australiano con un tenore di ferro pari al 62%, dopo aver chiuso la scorsa settimana con una lieve correzione negativa, hanno indicato oggi un aumento di 0,8 $/t, aprendo la settimana a quota 78,2-78,9 $/t CFR Cina. Intanto, in data 28 novembre le scorte di minerale presso i principali trentatré porti cinesi sono ammontate a 101,15 milioni di tonnellate, indicando un incremento di 120.000 tonnellate (o dello 0,1%) rispetto allo scorso 21 novembre.
Nell'ultima settimana le quotazioni dell'iron ore hanno subito oscillazioni giornaliere di 5-6 $/t a causa delle forti fluttuazioni registrate sul mercato cinese dei future. Ciononostante, è opinione diffusa che questi movimenti siano speculativi e non riflettano la reale situazione del mercato siderurgico cinese. Per questo, recentemente sia il Dalian Commodity Exchange sia lo Shanghai Futures Exchange hanno annunciato nuove regole mirate al contenimento delle attività speculative.
Non sono attesi grossi cambiamenti nel mercato siderurgico cinese fino alle festività di Capodanno (27 gennaio-2 febbraio 2017): secondo le previsioni, i prezzi del minerale dovrebbero oscillare all'interno di un range limitato.
Ciononostante, diverse banche di investimento esprimono scetticismo riguardo alla possibilità che l'attuale momento di euforia del mercato possa continuare. Gli analisti di Macquarie hanno dichiarato che la performance dell'economia cinese, e della domanda di commodity in particolare, ha registrato una vera e propria svolta nel corso di quest'anno. Dodici mesi fa le preoccupazioni riguardanti la Cina erano di una brusca frenata, mentre oggi gli operatori sono maggiormente preoccupati di un surriscaldamento della situazione. Gli esperti sottolineano che, nonostante in Cina le condizioni della domanda siano chiaramente migliori del previsto, vi sono forti preoccupazioni in merito alla possibilità che il governo di Pechino diventi sempre più aggressivo nell'inasprimento delle proprie politiche, data la particolare attenzione posta sulle pressioni inflazionistiche. Inoltre, nonostante le quotazioni del minerale e del coking coal abbiano già indicato un arretramento rispetto ai picchi raggiunti nelle scorse settimane, Macquarie intravvede un'ulteriore discesa dei prezzi delle commodity.