Minerale di ferro, forte incremento dei prezzi

La volontà da parte degli acquirenti di incrementare i propri livelli di scorte e il previsto aumento del consumo in Cina legato ad un allentamento delle restrizioni alla produzione a Tangshan hanno portato ad un notevole aumento dei prezzi del minerale di ferro ieri in data 2 settembre. I prezzi del fine ore australiano con il 62% di Fe sono cresciuti di 7,5 $/t rispetto a venerdì scorso, attestandosi a 90,5 $/t CFR. Allo stesso tempo le quotazioni del fine ore brasiliano con un contenuto di Fe pari al 65% sono salite di 7 $/t a 99 $/t CFR.

Nella giornata di ieri sono state concluse numerose vendite, per un volume totale di circa 620.000 tonnellate di minerale. In uno degli affari conclusi, è stato venduto materiale con il 61% di Fe ad un prezzo di 89,5 $/t CFR. L’attenuazione delle restrizioni a Tangshan nel mese di settembre dovrebbe far sì che la domanda si attesti a livelli elevati nel prossimo periodo.

I prezzi spot del minerale sono stati supportati dai future che hanno recuperato il 4% sul Dalian Commodity Exchange, attestandosi a 618 RMB/t (87 $/) rispetto allo scorso venerdì. Allo stesso tempo, i future sul tondo sullo Shanghai Future Exchange sono aumentati di 51 RMB/t (7 $/t).

Nonostante la recente crescita, è ancora presente un clima di mercato piuttosto negativo. Secondo fonti di mercato, questa ripresa corrisponde più ad una reazione alla tendenza ribassista durata a lungo. Shagang Group ha effettuato tagli di 250 RMB/t (35 $/t) ai prezzi locali del tondo validi dall’1 al 10 di settembre, segnale che non è prevista una ripresa della domanda nella prima metà di settembre.

Transazioni relative al minerale ferroso di importazione in Cina (02/09/2019):