SteelOrbis ha appreso dai circoli commerciali e industriali che i prezzi del pellet dall'India sono rimasti stabili nell'ultima settimana, ma sono in gran parte considerati «irrilevanti» in quanto non ci sono né acquirenti né venditori attivi sul mercato.
Alcune fonti affermano che i prezzi del pellet sono rimasti invariati a 128-132 $/t CFR Cina ma gli acquirenti non hanno fatto offerte a causa del calo dei margini sulle vendite di acciaio in Cina e non sono inoltre sicuri che i produttori locali riescano consegnare assorbendo la recente tassa di esportazione del 50%.
Secondo le fonti, le stime disponibili indicano che le esportazioni indiane di pellet sono in costante calo da quando a fine maggio è stata imposta la tassa all'esportazione e stanno per arrestarsi del tutto. Stime non ufficiali indicano che le esportazioni sono scese a un livello di 60.000-70.000 tonnellate a giugno di quest'anno, mentre prima del dazio all'esportazione si attestavano in media a poco più di un milione di tonnellate al mese.
Almeno due fonti parlano di «condizioni di mercato scoraggianti» e hanno affermato che un produttore di pellet (branca di un'acciaieria con sede nell'Odisha) ha lanciato un'offerta export per 50.000 tonnellate di pellet di alta qualità con consegna a settembre, ma non ha ricevuto alcuna richiesta di prezzo. Secondo alcune voci non confermate, il prezzo fissato internamente era di 130 $/t CFR.
«I fondamentali sono molto deboli nei principali paesi consumatori. I margini sui prezzi dell'acciaio finito sono quasi a un livello critico in Cina. Ci sono forti pressioni dal lato dell'offerta del minerale di ferro e le acciaierie che devono affrontare un’erosione dei margini evitano i pellet più costosi», ha affermato un membro della Pellet Manufacturers' Association of India (PMAI).
«Ma nel caso dell'India, la tassa all'esportazione è stata la fine», ha continuato. «In altri due o tre mesi le spedizioni si azzereranno. I produttori di pellet non posso ridurre ulteriormente l'utilizzo della capacità. La chiusura degli impianti è ormai questione di mesi, come ha già fatto il produttore statale KIOCL Limited».