Secondo quanto appreso da SteelOrbis da ambienti commerciali e industriali nella giornata di oggi, i prezzi del pellet dall’India sono rimasti stabili ma non sono state segnalate trattative. Gli acquirenti dalla Cina sono stati in gran parte assenti, malgrado le prospettive positive dei venditori.
Nello specifico, i prezzi si sono stabilizzati a 120-122 $/t CFR, ma, appunto, non sono state concluse trattative in assenza di offerte concrete da parte degli acquirenti.
Secondo le fonti due produttori di pellet dell’India meridionale hanno chiuso due gare d’appalto per l’esportazione rispettivamente per 50.000 e 55.000 t il 9 maggio, ma le trattative non sono state confermate e una parte degli intermediari ha affermato che sono risultate inconcludenti perché i venditori non hanno ritenuto accettabili le richieste di prezzo.
«Dopo le vacanze per la Festa del Lavoro, gli acquirenti che rappresentano le acciaierie in Cina non sono riusciti a sostenere gli acquisti e si sono ritirati. È possibile che alcuni acquirenti abbiano resistito ai recenti aumenti di prezzo e che le acciaierie abbiano preferito il minerale di grado inferiore. Tuttavia, i venditori locali sono ancora di umore positivo e stanno evitando le contrattazioni», ha dichiarato un membro della Pellet Manufacturers’ Association of India (PMAI).
«Abbiamo saputo che almeno due produttori di pellet di Orissa hanno dirottato le scorte per l’esportazione dai magazzini portuali alla vendita locale. Il miglioramento del prezzo degli acciai finiti è di buon auspicio per la domanda interna di pellet e i produttori sono quindi disposti ad aspettare più a lungo che i prezzi dall’India si consolidino ulteriormente», ha affermato.