I prezzi dei pellet esportati dall’India hanno registrato un leggero calo nell’ultima settimana, complice il ritiro degli acquirenti cinesi e la sospensione delle esportazioni da parte dei produttori locali, che hanno rinviato gli acquisti di minerale di ferro fino a causa dell’incertezza sull’andamento dei prezzi. Lo ha appreso SteelOrbis da fonti del settore e del commercio venerdì 23 maggio.
Secondo le fonti, i prezzi dei pellet di provenienza indiana si sono ridotti di 1 $/t, collocandosi nella fascia 107-109 $/t CFR Cina.
L’inversione di tendenza, dopo una breve fase rialzista, sarebbe legata al fatto che molte acciaierie cinesi stanno preferendo acquistare minerale di ferro fino da stock portuali, anziché pellet, considerati un feedstock più costoso.
Al contempo, alcune acciaierie cinesi avrebbero mostrato interesse per pellet ad alto tenore, con contenuti di silice e allumina inferiori all’1%, ma questa tipologia non è facilmente reperibile tra i produttori indiani.
Le fonti riferiscono inoltre che diversi impianti indiani hanno sospeso gli acquisti di fino alle attuali condizioni, anche in considerazione dei risultati delle aste della Odisha Mining Corporation (OMC), da cui sono emersi prezzi piuttosto bassi, e della prospettiva di un calo generale dei prezzi per il minerale venduto sul mercato libero.
L’unica transazione rilevata nella settimana in esame riguarda una vendita tramite gara da parte di un produttore dell’India meridionale per 50.000 tonnellate, che avrebbe ricevuto un’offerta massima pari a 101 $/t FOB.
«Le acciaierie cinesi restano prudenti negli acquisti di materie prime e attendono un miglioramento più deciso dei margini sulla produzione di acciaio finito. Per ora si stanno limitando a reintegrare le scorte di minerale dai porti, senza esporsi con acquisti via mare che implicherebbero tempi di consegna più lunghi», ha dichiarato un rappresentante della Pellet Manufacturers’ Association of India (PMAI).
«Dal punto di vista dei venditori, i fondamentali del mercato delle materie prime restano deboli. I margini sulle vendite interne sono superiori di circa 1.450 INR/t (17 $/t) rispetto a quelli delle esportazioni. Di conseguenza, il mercato domestico continuerà a essere il principale sbocco per i produttori, poiché non ci si attende un rafforzamento della domanda estera nel breve periodo», ha aggiunto.