Secondo quanto appreso da SteelOrbis da ambienti commerciali e industriali venerdì 5 aprile, i prezzi del pellet indiano sono scivolati al di sotto della soglia di 100 $/t CFR: si tratta del minimo storico degli ultimi quattro anni. Tuttavia, poiché le offerte di acquisto ricevute erano ancora inferiori, i venditori hanno scelto di ritirarsi del tutto dal mercato export.
I prezzi del pellet proveniente dall’India si sono attestati nel range di 92-98 $/t CFR Cina, in calo rispetto ai 107-109 $/t CFR di una settimana fa. Sebbene non siano stati segnalati scambi nell’ultima settimana, alcuni produttori locali hanno riferito di aver ricevuto offerte di acquisto fino a 90 $/t CFR – il che mostra l’estrema debolezza delle condizioni di mercato.
Secondo le fonti, attualmente i prezzi export sono addirittura inferiori al prezzo franco produttore della maggior parte dei produttori di pellet. È stato riferito, inoltre, che nell’ultima settimana sono scesi anche i prezzi nazionali del materiale, ma i realizzi delle vendite locali rimangono comunque più alti di circa 15 $/t rispetto alle vendite export.
«Nessun produttore di pellet può vendere al di sotto di 100 $/t CFR senza avere margini negativi. Alcuni produttori con depositi voluminosi presso i porti sono stati presi dal panico: non possono vendere a questi prezzi, né dirottare i volumi sulle vendite nazionali, perché spostare il materiale dai porti alle acciaierie dell’entroterra comporterebbe costi logistici e di trasporto molto alti», ha affermato un membro della Pellet Manufacturers’ Association of India (PMAI).
«Possiamo solo aspettare che il mercato migliori, e presumo che l’attesa, stavolta, sarà lunga. In Cina c’è una forte depressione di domanda, e le giacenze nei porti sono alte. Le acciaierie cinesi stanno anche tagliando la produzione per supportare i prezzi locali, e questo contribuirà a un calo della domanda a lungo termine per le materie prime».