Secondo quanto appreso da SteelOrbis da fonti di mercato e operatori venerdì 13 giugno, i prezzi dei pellet provenienti dall’India hanno continuato a scendere nell’ultima settimana, scivolando sotto i minimi degli ultimi due mesi. Nonostante un maggiore interesse da parte della Cina, i livelli di offerta proposti dagli acquirenti sono risultati troppo bassi per consentire la conclusione di contratti.
Secondo le fonti, i prezzi dei pellet indiani sono diminuiti di 3 $/t, attestandosi ora nel range di 99-101 $/t CFR Cina. Tuttavia, gli acquirenti cinesi hanno mostrato interesse per pellet di qualità superiore, con un contenuto di silico-allumina inferiore al 2%, ma con offerte d’acquisto comprese tra 90-94 $/t CFR, livelli ritenuti troppo bassi dai venditori indiani per avviare trattative.
Le stesse fonti spiegano che, in primo luogo, la differenza tra offerte e richieste era troppo ampia per consentire l’apertura di negoziati. In secondo luogo, le offerte riguardavano pellet ad alto grado qualitativo, richiesti solo in misura limitata dagli impianti cinesi, mentre i fornitori indiani non dispongono attualmente di scorte pronte a magazzino per tali qualità; anche questo ha spinto i venditori a rifiutare le proposte.
A seguito delle continue diminuzioni dei prezzi di esportazione, le vendite sul mercato domestico risultano ora più redditizie rispetto all’export, con un margine superiore di circa 1.700 INR/t (pari a circa 20 $/t) franco stabilimento, spiegano ancora le fonti. Per questo motivo, i venditori indiani non hanno attualmente alcun incentivo a collocare volumi all’estero e di fatto hanno quasi del tutto sospeso le esportazioni.
«Gli acquirenti cercano sconti eccessivi, peraltro su materiale di qualità molto alta. A queste condizioni le operazioni non sono sostenibili», ha dichiarato un rappresentante della Pellet Manufacturers’ Association of India (PMAI).
«La strategia migliore al momento è attendere e monitorare eventuali variazioni della domanda da parte delle acciaierie cinesi. Le prospettive per l’export restano comunque orientate al ribasso, anche perché i prezzi dei prodotti siderurgici finiti continuano a essere sotto pressione e, di conseguenza, è improbabile che le acciaierie cinesi siano disposte ad acquistare pellet a prezzi più elevati», ha aggiunto.