I prezzi della ghisa basica proveniente dai paesi CIS sono cresciuti significativamente negli ultimi giorni, grazie in particolare ad alcune vendite negli Stati Uniti e in Italia.
Il produttore russo NLMK ha venduto 50.000 tonnellate di ghisa negli USA a 363 $/t CFR, un prezzo in crescita di ben 16 $/t rispetto a quello visto nelle precedenti vendite, avvenute nella seconda metà di febbraio. Il lotto in questione sarà spedito ad aprile. Secondo diverse fonti, le aspettative di un rialzo dei prezzi locali del rottame sono state una delle ragioni per le quali il compratore statunitense ha accettato tale incremento di prezzo. Nel frattempo, il produttore ucraino Metinvest ha offerto del materiale negli usa a 360 $/t CFR.
Gli acquisti in Italia hanno fatto registrare un aumento rispetto alla scorsa settimana. Nonostante le scorte risultino ancora adeguate, i clienti sono apparsi ansiosi di acquistare in previsione di possibili problemi logistici legati all'emergenza coronavirus. Alcune fonti hanno riferito di lievi difficoltà nelle operazioni di scarico a Marghera, benché nel complesso la situazione venga definita «più psicologica che reale». Secondo quanto appreso da SteelOrbis, Metinvest ha venduto la scorsa settimana tre lotti da 5.000-10.000 tonnellate, ciascuno al prezzo di 347 $/t CFR Italia. Questa settimana sono state riportate offerte pari a 350-355 $/t CFR.
In conclusione, i prezzi della ghisa basica sono passati nell'ultima settimana da un livello di 325-330 $/t a 330-343 $/t FOB, dove il limite superiore del range riflette l'ultimo prezzo di vendita negli USA. La maggior parte degli operatori dubita che altri compratori siano disposti ad accettare lo stesso prezzo pagato dai loro omologhi statunitensi.