Dalla fine della scorsa settimana i prezzi del minerale di ferro sono aumentati di quasi 5 $/t e hanno superato i 135 $/t CFR grazie al recente supporto della politica monetaria e a un certo miglioramento dell’equilibrio tra domanda e offerta in vista delle festività del Capodanno lunare.
Il minerale ferroso di alta qualità con Fe al 62% ha raggiunto i 136 $/t CFR, in aumento di 3,3 $/t rispetto a ieri e di 4,9 $/t rispetto a venerdì. Il minerale di ferro brasiliano con Fe al 65% si è attestato invece a 148,25 $/t CFR, in aumento di 3,45 $/t rispetto a ieri. Oggi sulla piattaforma Corex sono state concluse 11 trattative per un totale di 270.000 t di minerale di ferro d’importazione, tra cui 90.000 e 80.000 t di Jimblebar blended fines al 60,5% scambiati all’indice del 62% di marzo (-2,8 $/t), con spedizione tra il 25 febbraio e il 5 marzo. Negli ultimi giorni gli scambi sono migliorati, grazie alla ripresa dell’attività di alcuni altiforni dopo i lavori di manutenzione e al calo dell’offerta dall’Australia. Tuttavia, alcune fonti di mercato hanno affermato che il rifornimento pre-festivo è molto più lento quest’anno, poiché la redditività delle acciaierie è ancora ridotta.
Il principale sostegno ai prezzi del minerale di ferro proviene dal sentiment. Oggi la Banca popolare cinese ha annunciato ufficialmente che il 5 febbraio il coefficiente di riserva obbligatoria (RRR) sarà tagliato di 0,5 punti percentuali, una mossa attesa già la scorsa settimana. Questo consentirà di immettere sul mercato 1.000 miliardi di RMB (139 miliardi di dollari) di liquidità a lungo termine. «Come già affermato in passato, sarà un mercato più lento [per l’acciaio in Cina] con una pressione sui costi; la politica [monetaria] sarà uno dei fattori più potenti, e la situazione attuale lo dimostra», ha dichiarato un commerciante cinese.