Un lieve calo delle quotazioni del minerale sul mercato spot cinese, unito a un leggero aumento delle tariffe di nolo marittime, ha fatto sì che i prezzi del minerale ferroso brasiliano calassero mediamente di 1 dollaro rispetto a sette giorni fa.
Il prezzo dei fini da sinterizzare con il 65% di ferro provenienti dal Brasile è attualmente pari a 64 $/t FOB, mentre i prezzi di esportazione del lump e del pellet sono rispettivamente pari a 86 e a 126 $/t FOB.
Sul mercato interno, i prezzi degli stessi materiali corrispondono rispettivamente a 58 $/t, 80 $/t e 120 $/t franco produttore, tasse escluse.
Intanto, secondo i dati ufficiali, a ottobre il Brasile ha esportato 33,88 milioni di tonnellate di minerale di ferro (pellet escluso), contro i 30,98 milioni di settembre. Le principali destinazioni sono state l'Asia (26,02 milioni di tonnellate, di cui 19,33 verso la Cina), l'UE (5,26 milioni di tonnellate), il Medio Oriente (1,82 milioni) e la Turchia (426.500 tonnellate).
Le esportazioni di pellet sono ammontate a 3,32 milioni di tonnellate, contro i 2,93 di settembre, e sono state destinate principalmente ai paesi dell'Asia (989.300 t, di cui 454.700 alla Cina), dell'UE (669.600 t), dell'Africa (507.600 t), del Medio Oriente (371.800 t), all'Argentina (363.700 t), agli USA (255.000 t) e a Trinidad e Tobago (161.400 t).