Nel mese di dicembre 2015 Samarco, produttore brasiliano di minerale ferroso in pellet, ha esportato 3,53 milioni di tonnellate di materiale, registrando un record storico di spedizioni mensili.
Lo scorso 5 novembre due dighe gestite da Samarco nello stato brasiliano di Minas Gerais sono crollate riversando milioni di metri cubi di fanghi tossici e acque acide di origine mineraria nel Rio Doce e causando un disastro ambientale senza precedenti nella storia del paese, nonché morti e feriti. Da allora Samarco, joint venture paritetica tra Vale e BHP Billiton, ha sospeso le attività di estrazione e produzione.
A ottobre l'azienda ha esportato 166.000 tonnellate di materiale, contro una media mensile di 2,5 milioni di tonnellate. Ciò indica che le esportazioni di dicembre includono la produzione accumulata tra la fine di settembre e i primi giorni di novembre.
A dicembre le principali destinazioni delle esportazioni di pellet di Samarco sono state l'Asia (1,99 milioni di tonnellate a 69,56 $/t FOB, di cui 1,35 milioni di tonnellate verso la Cina a 67,32 $/t FOB), il Medio Oriente (550.200 tonnellate a 80,53 $/t FOB), l'Unione Europea (370.300 tonnellate a 71,26 $/t FOB), l'Argentina (369.000 tonnellate a 83,61 $/t), gli Stati Uniti (145.800 tonnellate a 86,18 $/t FOB) e Trinidad e Tobago (111.800 tonnellate a 86,82 $/t FOB). Il pellet venduto da Samarco in Asia e nei paesi dell'Unione Europea è un prodotto da altoforno, mentre quello venduto ad altri paesi è preridotto.
Nel mese di dicembre le esportazioni di pellet di Vale sono cresciute del 58% rispetto a novembre, raggiungendo 2,7555 milioni di tonnellate. In totale il paese ha esportato 6,29 milioni di tonnellate di pellet, cioè il 261% in più rispetto a novembre.
Nell'intero 2015 le esportazioni brasiliane di pellet hanno evidenziato un aumento del 2,5% su base annua, salendo a 51,17 milioni di tonnellate. Il prezzo medio di esportazione si è invece attestato a 72,52 $/t FOB, indicando un calo del 38% rispetto al 2014.