Questa settimana è stata relativamente stabile sul mercato del premium hard coking coal (PHCC) australiano, con soltanto un piccolo declino registrato nei pochi accordi. Tuttavia, da mercoledì 21 febbraio è emerso un certo mood rialzista, a seguito delle discussioni riguardo ai possibili tagli alla produzione da parte delle maggiori aziende minerarie cinesi nella prima parte dell’anno.
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis si è attestato a 314 $/t FOB, in calo di 1 $/t rispetto al livello della fine della scorsa settimana, poiché all’inizio di questa settimana è stato concluso un accordo per 40.000 t di PHCC australiano Goonyella a media volatilità allo stesso livello. Le richieste della piattaforma GlobalCoal per il PHCC a bassa volatilità con laycan a marzo si sono attestate a 315 $/t FOB, ma per aprile non salgono ancora al di sopra dei 300 $/t FOB. «Per settimane la Cina ha evitato di comprare carbone importato [dall’Australia], ma adesso le cose potrebbero cambiare, perché la questione dei tagli [in Cina] sembra seria», ha affermato una fonte.
Secondo i report di mercato, il governo locale della provincia di Shanxi – il principale centro produttivo di coking coal in Cina – ha dato ordine alle principali aziende minerarie di tagliare la produzione per motivi di sicurezza, dopo i risultati record registrati nel 2023. Malgrado la mancanza di comunicazioni ufficiali, fonti di mercato valutano l’impatto sulla produzione di coking coal nella prima metà dell’anno a 5-10 milioni di tonnellate. I controlli per la sicurezza, intanto, proseguiranno fino alla fine di maggio. Tuttavia, alcune fonti di mercato hanno affermato che il calo della produzione di carbone da coke potrebbe essere ancora maggiore, e raggiungere i 20 milioni nel 2024.
A seguito di tali sviluppi, i futures sul coking coal alla Dalian Commodity Exchange sono aumentati fino al limite massimo il 21 febbraio, dell’8%, e del 4,1% oggi, 22 febbraio.
In Cina sono anche saliti i prezzi del carbone polverizzato russo. All’inizio di questa settimana è stato concluso un accordo per carbone polverizzato dalla Russia a 145 $/t CFR, in aumento di 3 $/t rispetto al livello precedente alla vacanza. Le nuove offerte si attestano invece a 147-149 $/t CFR Cina.