Le offerte turche di coils a caldo (HRC) verso l’estero sono state influenzate negativamente dalla scarsa domanda nei principali mercati di destinazione e dalla competitività dei fornitori concorrenti. Di conseguenza, alcune acciaierie negli ultimi sette giorni hanno abbassato i prezzi di circa 10-15 $/t riuscendo a concludere un numero limitato di vendite.
In particolare, sono state vendute in Egitto circa 15.000 tonnellate di HRC con spedizione a ottobre ad un prezzo di 480 $/t CFR. Un altro ordine con destinazione Grecia di 8.000-10.000 tonnellate è stato concluso attorno ai 475-480 $/t FOB, mentre un acquirente brasiliano ha comprato tra le 15.000 e le 20.000 tonnellate di coils a caldo turchi al prezzo di 510 $/t CFR (470 $/t FOB). La scorsa settimana erano state riportate offerte sul mercato export a 485-490 $/t FOB con spedizione a ottobre, mentre negli ultimi giorni alcuni produttori hanno cominciato a proporre offerte con spedizione a novembre.
Al contrario, nel mercato interno turco le acciaierie non sono disposte a proporre considerevoli sconti. A livello locale, gli HRC con consegna ad ottobre si posizionano al livello di 485-490 $/t franco produttore, registrando un calo di solamente 5 $/t rispetto alla scorsa settimana. Secondo un operatore del mercato le quotazioni locali riporteranno comunque una diminuzione in quanto «ben pochi sono inclini a comprare a prezzi così elevati».
Per quanto riguarda le importazioni, il mercato attende offerte dall’area CIS per la produzione di ottobre. La Russia potrebbe presentare offerte tra i 480 e i 490 $/t CFR a seconda del fornitore.