Laminati a caldo: i produttori europei mantengono le offerte stabili, prezzi import in calo

giovedì, 28 luglio 2022 09:45:46 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Sebbene il mood sia migliorato nell'ultima settimana nel mercato dei coils laminati a caldo (HRC) dell'UE, la gamma dei prezzi di offerta interna è rimasta sostanzialmente invariata, con solo un leggero aumento osservato nell'Europa meridionale. Allo stesso tempo, l'attività nel segmento import è rimasta moderata, sebbene la maggior parte delle offerte sia stata segnalata a livelli inferiori.

In particolare, i prezzi spot praticabili per gli HRC sono di 780-900 €/t franco produttore, con i livelli inferiori registrati in Italia e i livelli più elevati nel nord Europa. Secondo le fonti, le acciaierie italiane hanno ribaltato i prezzi, proponendo a 780-800 euro/ton. Nonostante alcuni addetti ai lavori stiano ancora valutando il livello praticabile intorno ai 760 €/t, la maggioranza è convinta che sia impossibile acquistare HRC dagli stabilimenti italiani a meno di 780 €/t. Allo stesso tempo, un ulteriore aumento è piuttosto improbabile considerando che la differenza tra quotazioni locali e import si è ampliata a causa delle minori offerte di importazione. Nel frattempo, nel nord Europa sono state espresse offerte in rialzo a 880-900 €/t, invariate rispetto alla scorsa settimana, sebbene il livello negoziabile sia rimasto a 860 €/t, con alcune transazioni segnalate al suddetto livello.

Come riportato in precedenza, il mood è cambiato nelle ultime due settimane grazie alle aspettative di attività di riassortimento da parte dei distributori, sebbene le attività di trading siano rimaste finora limitate. Inoltre, alcuni produttori siderurgici europei hanno deciso di sospendere la produzione per effettuare manutenzioni, data la tradizionale pausa durante le vacanze estive unita alla bassa domanda degli ultimi mesi.

Nel frattempo, i prezzi degli HRC di importazione sono crollati nel mercato dell'Europa meridionale. Tuttavia, l'attività di trading è rimasta bassa, con gli acquirenti che concludono ancora solo ordini occasionali. In particolare, le offerte per l'Europa meridionale si sono attestate a 700-730 €/t CFR, in calo di 10-30 €/t rispetto alla scorsa settimana, a seconda della provenienza. La fascia più bassa della gamma corrisponde alle offerte dall’India per coils con aggiunta di boro a 700 €/t CFR, rispetto ai 710-730 €/t CFR della scorsa settimana. Secondo le fonti, alcune transazioni in Italia sono state riportate al livello sopra indicato nelle ultime due settimane, mentre attualmente la maggior parte delle offerte dei clienti si è attestata a livelli di 700 $/t CFR (circa 690 €/t CFR) e inferiori.

Le offerte dei fornitori giapponesi sono state espresse principalmente a 715-730 €/t CFR sud Europa, rispetto ai 730-740 €/t CFR della scorsa settimana, anche se, secondo fonti, alcuni fornitori giapponesi sarebbero stati pronti a vendere a partire da 680-690 €/t CFR. In particolare, i materiali dal Giappone sono stati offerti a 715-720 €/t CFR Italia, mentre i clienti in Spagna hanno segnalato offerte dal Giappone a circa 725-730 €/t CFR. I fornitori della Corea del Sud e dell'Egitto hanno fissato le loro offerte a circa 700 €/t CFR Italia, in calo di 30 €/t su base settimanale. Allo stesso tempo, questa settimana alcuni addetti ai lavori hanno segnalato diverse offerte per coils provenienti dall’Asia a meno di 700 €/t CFR. Inoltre, sul mercato circolano voci di un accordo con Taiwan concluso a 680 €/t CFR, anche se questa informazione non è stata confermata al momento della pubblicazione.


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