India, coils zincati: prezzi stabili, i rari sconti non migliorano l’umore

giovedì, 05 dicembre 2024 16:45:09 (GMT+3)   |   Calcutta

Secondo quanto appreso da SteelOrbis in ambienti commerciali e industriali giovedì 5 dicembre, i prezzi dei coils zincati (HDG) provenienti dall’India sono rimasti invariati, e neanche due accordi per piccoli volumi conclusi nell’ultima settimana sono riusciti a migliorare il sentiment o le aspettative di una ripresa commerciale, malgrado siano stati chiusi a prezzi scontati.

Le fonti hanno affermato che i prezzi degli HDG indiani sono rimasti stabili nel range compreso tra 700 e 720 $/t FOB, e che due operazioni confermate durante la settimana sono state considerate troppo piccole in termini di volume e di prezzo per essere considerate motivo di un’eventuale ripresa dell’attività commerciale complessiva, soprattutto dal momento che i principali acquirenti europei continuano a non intervenire sul mercato.

Secondo le fonti, un’acciaieria integrata produttrice di piani con sede nell’India occidentale ha segnalato un accordo per 3.000 t in consegna agli Emirati Arabi a 710 $/t FOB, ma parte che il prezzo finale in fattura possa includere uno sconto che porterebbe il range a 680-690 $/t FOB.

Un’altra acciaieria indiana con sede nella parte orientale del paese ha riferito alle fonti uno scambio di 5.000 t con il Qatar a 700 $/t FOB.

«Gli accordi occasionali hanno rotto il silenzio sull’attività commerciale all’esportazione. Tuttavia, non vi riponiamo molte speranze né li consideriamo un tentativo di ripresa, considerando i piccoli volumi e i prezzi scontati. Secondo la nostra valutazione, tali sconti sono molto specifici per i venditori e non possono essere praticabili per la maggior parte delle altre acciaierie locali», ha dichiarato a SteelOrbis il funzionario di un’acciaieria privata.

«Gli acquirenti dall’Europa sono rimasti lontani dal mercato per diverse settimane. Il nostro team di marketing ha rilevato che i prezzi dei prodotti piano non riescono a stabilizzarsi a livelli più elevati a causa della resistenza degli acquirenti. Neanche i distributori guardano alle importazioni perché si sta avvicinando il fine anno e la disponibilità locale è sufficiente. Quindi, l’assenza di movimento sul fronte delle esportazioni continuerà».


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