Secondo quanto appreso da SteelOrbis in ambienti commerciali e industriali il 22 febbraio, il commercio dei coils zincati (HDG) provenienti dall’India è rimasto inattivo a causa del calo dei prezzi in Europa e nel Golfo; gli acquirenti si sono presi una pausa dal rifornimento, anche se i venditori locali hanno mantenuto i prezzi invariati per via delle basse allocazioni all’esportazione e dei bilanci di fine anno. Nel frattempo, però, ci sono stati movimenti nel segmento dei coils laminati a freddo (CRC), con trattative occasionali concluse dall’Europa per materiali indiani.
Più precisamente, gli HDG (Z120) provenienti dall’India sono stati mantenuti stabili a 820-830 $/t FOB, e, poiché i volumi all’esportazione nell’ultimo trimestre non sono abbondanti, i fornitori non hanno fretta di ritoccare i prezzi nonostante le richieste segnalate per i piccoli quantitativi siano basse e gli acquirenti di tutto il mondo si aspettino ulteriori cali quando si sarà ripresa l’attività commerciale in Cina. Tuttavia, secondo le fonti, le offerte per gli HDG indiani sono state segnalate dai trader in Europa meridionale a circa 750 €/t CFR, ossia circa 850 $/t FOB.
«L’interesse per le importazioni è minimo», ha dichiarato a SteelOrbis una fonte di ArcelorMittal Nippon Steel. «I distributori dell’area del Golfo, a quanto si dice, sono già riforniti. Le acciaierie dell’Europa occidentale stanno ritirando i prezzi dei prodotti piani e gli acquirenti preferiscono aspettare una certa stabilità prima di tornare a importare».
Allo stesso tempo, questa settimana i fornitori indiani di CRC sono riusciti a vendere diversi lotti all’Europa e al Regno Unito a 760 $/t FOB. Secondo i trader europei, i prezzi negoziabili per i CRC provenienti dall’India sono stati segnalati a 750 €/t CFR.
«Neanche le acciaierie indiane hanno molte disponibilità per le vendite all’estero. Il quarto trimestre dell’anno fiscale, di solito, è caratterizzato da un flusso esiguo di esportazioni, e i venditori non si curano di aggiustare i prezzi, perciò si arriva a una sorta di stallo tra venditori e acquirenti», ha spiegato un’altra fonte indiana. «Almeno fino a quel momento il mercato segue una nuova direzione verso la ripresa del commercio in Cina e le nuove priorità fiscali dei venditori».