India, coils a caldo: prezzi stabili ma il divario tra offerte e richieste blocca le trattative

mercoledì, 27 agosto 2025 10:47:36 (GMT+3)   |   Calcutta

I prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) provenienti dall’India si sono mantenuti sostanzialmente stabili nell’ultima settimana, ma l’attività commerciale è rimasta contenuta. Gli acquirenti hanno adottato un atteggiamento cauto, attendendo possibili ulteriori ribassi, mentre i venditori hanno evitato di concludere accordi a livelli scontati.

Secondo fonti di mercato, le offerte per i coils a caldo dall’India si collocano nella fascia 505-510 $/t FOB per il Medio Oriente, in linea con la settimana precedente, mentre in Europa si attestano più in alto, a 545-550 $/t FOB.

Nonostante alcune acciaierie locali abbiano ricevuto richieste dal Medio Oriente, queste non si sono tradotte in vendite a causa dell’ampio divario tra prezzi offerti e richieste. È stato infatti riferito che la maggior parte delle offerte d’acquisto si collocava al di sotto della soglia dei 500 $/t FOB, nella fascia 490-495 $/t FOB, mentre i venditori non sono disposti a chiudere trattative al di sotto dei 510 $/t FOB.

Un’importante acciaieria situata nell’India occidentale ha segnalato la vendita di 15.000 tonnellate a un laminatoio consociato in Europa occidentale. Il prezzo non è stato ufficialmente divulgato per via di una «clausola di riservatezza su operazioni con parti correlate», ma fonti di mercato hanno indicato un livello intorno a 530 $/t FOB.

«Si osserva un maggiore interesse all’acquisto in Medio Oriente, ma le trattative sui prezzi non stanno portando risultati tra acquirenti e venditori. Gli acquirenti restano prudenti e firmano contratti solo su livelli bassi. I grandi produttori indiani, invece, non vogliono più concedere sconti, complice un mercato domestico più promettente in termini di prezzi e domanda. Inoltre, le allocazioni per l’export sono limitate, riducendo la necessità di spingere i volumi all’estero», ha dichiarato un funzionario di Jindal Steel Limited a SteelOrbis.

«Al momento è difficile colmare il divario tra offerte e richieste, con un mercato domestico in miglioramento ma prezzi che non riescono a reggere né in Medio Oriente né in Europa. In Europa, i prezzi dei piani dovrebbero consolidarsi ulteriormente per spingere i distributori a valutare le importazioni, ma la domanda debole e l’ampia offerta locale limiteranno eventuali rialzi. Per rendere praticabili le offerte, i produttori indiani dovranno aumentare la loro competitività, ossia concedere sconti», ha aggiunto.


Articolo precedente

Cina, coils a caldo: i prezzi restano in un range limitato

23 dic | Piani e bramme

India, coils a caldo: gli acquirenti del GCC preferiscono il materiale indiano

23 dic | Piani e bramme

India, coils a caldo: prezzi export in lieve calo nel Medio Oriente, stabili nelle altre regioni

23 dic | Piani e bramme

India, piani: i grandi produttori aumentano i prezzi base a fine dicembre

23 dic | Piani e bramme

Turchia, piani: prezzi per lo più stabili, sconti applicabili sul mercato locale

22 dic | Piani e bramme

India, coils a caldo: prezzi locali in aumento, scarse le prenotazioni scontate

22 dic | Piani e bramme

India, coils a freddo: reazione limitata agli aumenti dei prezzi base dei produttori, domanda debole

22 dic | Piani e bramme

Stati Uniti, piani: prezzi in aumento in vista del Natale, supportati dai livelli del rottame di gennaio

22 dic | Piani e bramme

Vietnam, coils a caldo: prezzi import in lieve aumento, stabili le offerte cinesi

19 dic | Piani e bramme

Stati Uniti, rottame: mercato di gennaio visto stabile dopo i rialzi di dicembre

19 dic | Rottame e materie prime