Questa settimana, mentre le offerte di coils a caldo (HRC) provenienti dall’India per il Medio Oriente sono rimaste relativamente stabili, continuano a risultare non competitive rispetto ai prezzi più vantaggiosi proposti da altri fornitori asiatici, come la Cina e il Giappone. Al contrario, in Europa, le offerte da parte dei fornitori indiani hanno registrato un calo costante, in un contesto di scambi ancora limitati a causa della domanda debole e della persistente pressione dovuta a offerte concorrenziali e misure commerciali, in particolare ai vincoli di quota.
Secondo fonti di mercato, le offerte indicative da India per il Medio Oriente sono state mantenute stabili a 520 $/t FOB, mentre quelle destinate all’Europa sono diminuite per la seconda settimana consecutiva di 10 $/t, raggiungendo circa 570 $/t FOB.
Fonti riferiscono che gli acquirenti in Medio Oriente continuano ad avere diverse opzioni di approvvigionamento competitive, mentre le offerte da India devono confrontarsi con i prezzi del materiale SS400 di provenienza cinese, segnalato tra 480-490 $/t CFR, in lieve calo di 5-10 $/t rispetto alla settimana precedente. Inoltre, diverse transazioni per l’HRC SAE1006 provenienti dal Giappone sarebbero state concluse a 505 $/t CFR la scorsa settimana, rendendo totalmente non concorrenziali le offerte indiane, pari a circa 540-550 $/t CFR.
Allo stesso tempo, sebbene non vi siano conferme ufficiali di contratti in Europa, una acciaieria integrata dell’India occidentale ha dichiarato di aver concluso una vendita di 8.000 tonnellate con consegna a Rotterdam a 625-630 $/t CFR, secondo quanto riferito da fonti di mercato.
«I mercati globali mostrano stabilità, ma mancano di fattori di stimolo. L’allentamento delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti finora non ha inciso sui prezzi di mercato. Apprendiamo che gli acquirenti in Medio Oriente risultano già ben forniti, mentre quelli europei restano prudenti e i distributori sono propensi a chiudere solo a livelli inferiori o ad attendere ulteriori ribassi», ha dichiarato a SteelOrbis un rappresentante affiliato a Tata Steel Limited.
«Non ci sono ancora trattative o contratti noti per consegne a luglio su alcuni dei mercati. Le informazioni che emergeranno in merito delineeranno le tendenze di prezzo nel breve periodo. Ci aspettiamo aggiornamenti la prossima settimana, dopo i quali i venditori inizieranno a prendere posizione sulle nuove offerte. Tuttavia, al momento, non riteniamo che abbiano margini per spingere sulle vendite estere, almeno finché non si verificherà una riduzione visibile delle forniture dalla Cina», ha aggiunto.