Nell’ultima settimana i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) provenienti dall’India sono stati mantenuti invariati da parte delle grandi acciaierie, mentre l’attività commerciale è stata mantenuta attiva dalle vendite di piccoli quantitativi a prezzi scontati in Medio Oriente. Sono state presentate vendite anche al Vietnam e all’Europa, ma finora non ci sono state trattative confermate.
Secondo le fonti le offerte dall’India sono state ufficialmente mantenute stabili a 490-510 $/t FOB per le spedizioni di fine aprile e maggio, ma gli effettivi accordi confermati si sono attestati in corrispondenza dell’estremità inferiore del range. Secondo le fonti l’attività commerciale è stata molto lenta durante la scorsa settimana, e sono state segnalate solo trattative occasionali come una vendita di 10.000 t di HRC a 490 $/t FOB per la consegna a una società di trading con sede in Bahrein.
Secondo una parte degli operatori, almeno due stabilimenti integrati con sede nell’India orientale hanno continuato a presentare offerte in Vietnam per un importo compreso tra 480 e 490 $/t FOB, ossia circa 505-515 $/t CFR. Una settimana fa erano state segnalate a 490 $/t FOB. Sono mancate le informazioni sulle transazioni effettive, ma almeno due contatti hanno affermato che le offerte erano ancora troppo elevate e il prezzo previsto inferiore a 500 $/t CFR, considerando la debolezza della domanda e il fatto che gli acquirenti in Vietnam sono stati ancora poco interessati alle importazioni.
Le offerte per gli HRC origine India in Europa sono rimaste a 610 $/t CFR, o circa 555 $/t FOB, e, anche se non sono stati segnalati accordi, gli operatori locali hanno riferito alcune trattative. «Dai recenti annunci dell’esito delle indagini AD dell’Europa non è emerso dumping relativo alle importazioni di HRC dall’India, di fatto escludendoli dai dazi, il che rende i materiali indiani più appetibili per gli acquirenti europei», ha affermato un commerciante indiano.
«La maggior parte delle destinazioni chiave continua a rimanere molto sensibile ai prezzi. Gli acquirenti accettano offerte in Medio Oriente, ma sono disposti a concludere accordi solo dopo significativi adeguamenti. Il mercato del Vietnam rimane un’opportunità per i venditori indiani, ma finora non abbiamo sentito alcun accordo confermato nella regione», ha dichiarato a SteelOrbis un’affiliata di Tata Steel Limited.
«I prezzi dall’India rimarranno una sfida per il cambiamento delle tariffe e in termini di scambi. Nella maggior parte delle destinazioni si stanno verificando cambiamenti politici fondamentali, con un numero sempre maggiore di volumi per un numero minore di acquirenti. Le acciaierie indiane saranno quindi caute nel fissare le allocazioni all’esportazione per il trimestre aprile-giugno che saranno da decidere nelle prossime settimane».