Europa, coils a caldo: prezzi in aumento, ma il divario tra offerte e richieste resta ampio

venerdì, 01 agosto 2025 10:07:30 (GMT+3)   |   Istanbul

Il mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) si è mantenuto in gran parte stabile questa settimana, con un'attività commerciale stagionalmente contenuta. I prezzi locali dei coils a caldo hanno registrato aumenti in diversi mercati del continente, e anche le offerte all’import stanno iniziando a seguire questo trend rialzista. Tuttavia, il mercato continua a essere caratterizzato da un ampio divario tra offerte dei produttori e richieste degli acquirenti.

In particolare, la maggior parte delle offerte locali da parte degli impianti dell’Europa settentrionale, per consegne previste principalmente a ottobre, si attesta intorno ai 580 €/t franco produttore, rispetto ai 560-580 €/t franco produttore della scorsa settimana. Il livello di prezzo negoziabile si è invece stabilizzato tra 550-560 €/t franco produttore, in aumento di 10 €/t su base settimanale. «I produttori continuano a rifiutare le richieste più basse, mentre gli acquirenti resistono agli aumenti. Ciononostante, con portafogli ordini in posizione relativamente solida, i produttori locali hanno avviato un rialzo dei prezzi offerti», ha dichiarato a SteelOrbis un operatore di mercato.

«Anche se gli impianti spingono per ulteriori aumenti, il supporto da parte della domanda finale rimane limitato, e molti acquirenti dispongono ancora di scorte relativamente elevate», ha affermato un rappresentante di un’acciaieria.

Nel frattempo, in Italia, le offerte indicative da parte dei produttori si collocano tra 560-570 €/t franco produttore per consegne tra settembre e ottobre, in aumento di 20 €/t rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, secondo fonti di mercato, alcuni venditori sarebbero ancora disposti a trattare intorno ai 550 €/t franco produttore, mentre gli acquirenti puntano ancora a livelli compresi tra 525-530 €/t franco produttore, invariati rispetto alla settimana scorsa.

Per quanto riguarda l’import, la maggior parte degli acquirenti europei continua a indicare un prezzo target compreso tra 450 e 500 €/t CFR, a seconda del fornitore. Tuttavia, alcuni esportatori esteri hanno aumentato le loro offerte questa settimana. In particolare, le offerte per gli HRC di provenienza turca sono salite a 610 $/t CFR, dazio incluso, equivalenti a circa 530 €/t CFR. Secondo quanto riferito, alcune trattative sarebbero state concluse nell’Europa settentrionale a questi livelli. Tuttavia, nel sud del continente, le offerte per gli HRC dalla Turchia si attestano ancora su livelli inferiori, pari a circa 500-520 €/t CFR, dazio incluso, rispetto ai 480-500 €/t CFR della scorsa settimana.

Inoltre, le offerte per il materiale proveniente dall’India sono state segnalate a 590 $/t CFR, pari a circa 515 €/t CFR, contro i 493-497 €/t CFR della settimana precedente.

Infine, fonti di mercato hanno riferito di una possibile transazione per gli HRC di origine algerina a 515 €/t CFR Italia, anche se al momento della pubblicazione non erano arrivate conferme ufficiali.

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