L’attività nel mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) resta debole, appesantita da una domanda stagnante, da un clima di incertezza e da aspettative generalmente ribassiste sui prezzi. Allo stesso tempo, le percezioni sull’andamento generale risultano contrastanti: i venditori mantengono una visione più ottimista, mentre gli acquirenti continuano a mostrare prudenza.
Il mercato spot si conferma particolarmente calmo, con offerte meno numerose e acquirenti che si sono sostanzialmente ritirati dalle trattative. Secondo le fonti, i volumi di vendita sono crollati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e l’attenzione si è spostata dai prezzi alle quantità. In particolare, i prezzi locali dei coils HRC proposti dai produttori dell’Europa settentrionale (con consegna a luglio) si collocano attualmente tra 660-680 €/t franco produttore, in calo rispetto ai 670-700 €/t della scorsa settimana. In Italia, la maggior parte delle offerte è stimata intorno ai 620 €/t franco produttore, in calo di 10-20 €/t su base settimanale.
«Nonostante il clima generalmente negativo, non tutti i produttori si mostrano altrettanto pessimisti. Alcuni hanno effettuato piccoli aggiustamenti, ma sostengono che né la domanda né i prezzi stanno crollando così rapidamente come suggeriscono le voci di mercato» ha dichiarato il rappresentante di un’acciaieria italiana a SteelOrbis.
Nel frattempo, i livelli di prezzo effettivamente praticabili mostrano un lieve orientamento al ribasso: nell’Europa settentrionale si sono attestati a 640-650 €/t franco produttore, in calo di 5 €/t sul limite superiore della scorsa settimana, mentre in Italia i livelli praticabili sono stimati a 600-620 €/t franco produttore, contro i 610-630 €/t della settimana precedente.
«Le attività di approvvigionamento restano concentrate sulle necessità di breve termine, mentre i contratti a lungo termine per la seconda metà dell’anno restano sospesi» ha affermato un operatore di mercato a SteelOrbis. «Luglio è considerato ancora troppo lontano per avviare negoziazioni concrete, e questo riflette la prudenza degli acquirenti».
Per quanto riguarda l’import, le offerte degli HRC sono stimate tra 520-570 €/t CFR, a seconda del fornitore, contro i 500-585 €/t CFR della scorsa settimana. Le offerte per i coils provenienti dall’Indonesia si attestano a 520 €/t CFR (rispetto ai 500 €/t CFR della fine della scorsa settimana), anche se secondo le fonti è possibile ottenere ulteriori ribassi con offerte di acquisto concrete. Le proposte dal Vietnam si collocano a 540 €/t CFR, in rialzo di 10 €/t nelle ultime due settimane, mentre le offerte indicative per i coils indiani restano stabili tra 570-575 €/t CFR. Alcune fonti segnalano rare offerte dalla Cina attorno a 555 €/t CFR, dazi inclusi.
Oltretutto, le offerte dalla Turchia sono indicate tra 545-570 €/t CFR, dazi inclusi, contro i 540-585 €/t CFR della scorsa settimana.