Emirati Arabi, coils laminati a caldo: import in calo per l’aumento dei prezzi

mercoledì, 16 luglio 2025 17:23:16 (GMT+3)   |   Istanbul

Gli acquirenti degli Emirati Arabi hanno rallentato le attività d’importazione a fronte degli aumenti di prezzo dei coils laminati a caldo (HRC). I fornitori cinesi hanno rincarato i prezzi questa settimana, e lo stesso è avvenuto per i giapponesi. Tuttavia, gli acquirenti emiratini non sono stati disposti ad accettare e hanno ridotto le attività di rifornimento. Secondo gli operatori di mercato diversi acquirenti degli Emirati Arabi avevano già acquistato numerosi lotti, e al momento hanno scorte sufficienti. Per ora stanno monitorando il mercato e potrebbero preferire gli scambi con i trader in regime no-IVA per il prossimo periodo. La domanda durante il periodo estivo rimane lenta sul mercato locale degli Emirati Arabi, mentre i livelli di prezzo attesi dagli acquirenti si abbassano.

Nell’ultima settimana le offerte da parte dei fornitori cinesi per la spedizione di settembre si sono attestate a 485-495 $/t CFR Emirati Arabi, in aumento rispetto ai precedenti 480-490 $/t. Per quanto riguarda invece il segmento no-IVA, si sono attestate a 470-480 $/t CFR rispetto ai 470-475$/t CFR della settimana precedente.

Anche i fornitori giapponesi hanno alzato i prezzi: dopo le vendite della scorsa settimana a 480-485 $/t CFR per gli Emirati Arabi, le offerte di questa settimana si sono attestate a 490-500 $/t CFR per la spedizione di settembre.

I fornitori indiani, al contrario, non sono molto attivi nel mercato dell’area del golfo Persico, e le loro offerte rimangono le più elevate, motivo per cui gli acquirenti non mostrano grande interesse. Attualmente le offerte dall’India si attestano a 480-500 $/t FOB, ovvero circa 515-535 $/t CFR area del golfo Persico.

Questa settimana non sono state segnalate offerte dalla Russia o dalla Corea del Sud; le precedenti offerte russe si attestavano a 450-460 $/t CFR, mentre quelle della Corea del Sud a 510-515 $/t CFR per le spedizioni di agosto e settembre. Stando a quanto riferito, però, i fornitori russi potrebbero rincarare i prezzi di circa 10 $/t nelle offerte delle prossime settimane.


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