Alla luce del continuo slancio rialzista dei prezzi all’export dei coils laminati a caldo (HRC) dalla Cina, che ha trainato al rialzo anche i prezzi degli altri fornitori globali, gli acquirenti degli Emirati Arabi Uniti hanno adottato un approccio prudente.
Dopo gli acquisti effettuati nelle scorse settimane da fornitori cinesi e giapponesi, gli operatori emiratini si sono astenuti dall’effettuare nuove transazioni. Negli ultimi quindici giorni, i prezzi sono aumentati gradualmente, mentre la domanda interna negli Emirati si è indebolita a causa del rallentamento stagionale tipico dei mesi estivi. Di conseguenza, molti acquirenti locali hanno preferito monitorare l’evoluzione del mercato prima di impegnarsi in ulteriori importazioni.
«La domanda di mercato è lenta per effetto della stagionalità, mentre le offerte import sono aumentate sensibilmente negli ultimi giorni. Per questo motivo, ci sono state pochissime prenotazioni a questi livelli elevati, poiché le scorte attuali sono sufficienti», ha dichiarato un rilaminatore a SteelOrbis.
Di conseguenza, questa settimana le offerte dalla Cina agli Emirati per gli HRC SS400 con spedizione a fine agosto e settembre sono salite a 510-520 $/t CFR, rispetto ai 495-505 $/t CFR della scorsa settimana. Tuttavia, secondo le fonti di mercato, potrebbero ancora essere disponibili alcuni livelli più bassi, intorno ai 500 $/t CFR, potenzialmente da fornitori esenti da IVA.
Anche i fornitori giapponesi hanno seguito la tendenza rialzista. Dopo aver concluso alcune vendite verso gli Emirati nelle ultime settimane a 490-500 $/t CFR, le offerte attuali sono aumentate di 10 $/t, raggiungendo i 500-510 $/t CFR per spedizioni a ottobre.
Un andamento simile è stato osservato anche per i fornitori indiani. Le offerte attuali si collocano ora a 510-520 $/t FOB, rispetto ai 480-500 $/t FOB della settimana precedente. Ciò equivale a circa 540-555 $/t CFR nella regione del GCC per spedizioni a settembre. Tuttavia, considerati i prezzi relativamente elevati da parte di tutti i fornitori, la maggior parte degli acquirenti emiratini resta disinteressata alle offerte provenienti dall'India e riluttante a concludere nuovi acquisti.