Gli esportatori indiani hanno alzato i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) di 20 $/t nell'ultima settimana, portando le loro offerte a quota 560-570 $/t FOB. Alcune acciaierie tuttavia stanno offrendo addirittura a 575-585 $/t FOB. Ad ogni modo, il numero degli scambi è stato esiguo nell'ultima settimana a causa della limitata disponibilità di materiale sul mercato indiano, dove peraltro i margini di profitto sono superiori rispetto a quelli registrati all'estero.
Con i prezzi degli HRC ai massimi degli ultimi due anni in Cina, la scarsa disponibilità ha colpito mercati chiave come il Vietnam. Ciononostante, le richieste ricevute dai fornitori indiani hanno avuto riscontro soltanto per volumi ridotti, mentre in molti casi sono state rifiutate.
La maggior parte dei mercati esteri sta fronteggiando la carenza d'offerta e i produttori stanno cercando di aumentare ulteriormente i prezzi degli HRC dopo che ArcelorMittal ha annunciato di puntare al livello di 600 €/t franco produttore.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un'acciaieria dell'Orissa ha venduto circa 20.000 tonnellate di HRC a un compratore asiatico al prezzo di 570 $/t FOB, con consegna a marzo. La stessa acciaieria ha chiuso una vendita modesta nei confronti di una società di trading di Singapore al prezzo di 565 $/t FOB. Queste transazioni tuttavia rappresentano un'eccezione dal momento che i compratori in Vietnam riferiscono della mancanza di offerte da parte dell'India.
Nel frattempo, un'acciaieria dell'India occidentale ha venduto 25.000 tonnellate di HRC a una trading firm del Golfo Persico a un prezzo di circa 570 $/t FOB, con consegna alla fine di febbraio.
Infine, un'acciaieria indiana ha offerto del materiale in Europa al prezzo di 620 $/t CFR (circa 858 $/t FOB).
Secondo diverse fonti, il Partenariato Economico Globale Regionale (RCEP) siglato lo scorso 15 novembre tra quindici paesi (tra i quali non igura l'India) causerà un forte restringimento della quota indiana nel mercato export dei prodotti piani. Dal momento che il nuovo patto di libero scambio eliminerà le tariffe e la burocrazie all'interno del blocco, si prevede un incremento dei volumi di acciaio provenienti da Cina, Giappone e Corea del Sud e diretti nei mercati del Sud-est asiatico. Al momento i produttori indiani godono di una forte domanda interna, ma il restringimento della quota di mercato nel Sud-est asiatico rappresenterà un problema non appena si verificherà una situazione di oversupply.