In Turchia i produttori di coils laminati a caldo (HRC) sono stati costretti a concedere sconti dopo settimane di resistenza. Tra i motivi dell'aumento delle pressioni da parte dei compratori c'è stato il significativo arretramento delle offerte dall'estero, in particolare dai paesi CIS. Nel frattempo, la domanda dei compratori Ue, pur risultando ancora buona, è destinata ad indebolirsi con l'avvicinarsi delle vacanze estive.
Alla fine di giugno le acciaierie turche chiedevano un prezzo di 1.100-1.120 $/t franco produttore, mentre la scorsa settimana hanno iniziato ad accettare prezzi fino a 1.090 $/t f.p. Alla fine della scorsa settimana è stato perfino registrato uno scambio di 15.000 tonnellate di HRC al prezzo di 1.075 $/t f.p. Attualmente le acciaierie locali sono disposte a vendere a prezzi compresi tra i 1.060 e i 1.090 $/t franco produttore. Per quanto riguarda l'export, 45.000-50.000 tonnellate di HRC sono state vendue in Europa a prezzi tra i 1.080 e i 1.100 $/t FOB.
Venendo alle importazioni, come accennato le offerte dai paesi CIS sono scese significativamente. Nell'ultima settimana circa i prezzi del materiale proveniente dall'Ucraina (Metinvest) sono passati da 975-1.005 $/t CFR a 960-975 $/t CFR. Il produttore russo MMK è sul mercato con offerte a 960 $/t CFR, mentre all'inizio della scorsa settimana puntava a un prezzo di 1.000 $/t CFR. Un altro fornitore russo in precedenza aveva venduto alcuni volumi a 990-1.000 $/t CFR.
In Turchia si registrano anche offerte dall'India, tuttavia queste variano fortemente a seconda del venditore. Due acciaierie chiedono 1.000-1.020 $/t CFR, probabilmente perché non sono interessate a vendere in questo momento. Un altro produttore indiano offre materiale a 980 $/t CFR, mentre alcuni trader hanno proposto prezzi tra i 960 e i 970 $/t CFR, in linea cioè con quelli dall'Ucraina.