Le vendite di acciai piani all'estero da parte delle acciaierie indiane si sono pressoché interrotte nell'ultima settimana a causa di due fattori: le recenti modifiche da parte del governo indiano rispetto al Duty Drawback Scheme e l'atteggiamento di cautela da parte dei compratori asiatici a seguito della diffusione del coronavirus.
Il governo indiano ha apportato modifiche al Duty Drawback Scheme (regime di restituzione dei dazi) per le esportazioni di acciai finiti e ha abbassato i tassi ai quali vengono rimborsati i dazi doganali e altre tasse locali sulle materie prime importate e destinate alla produzione di prodotti che verranno esportati. Questo costringerà i grandi produttori siderurgici che esportano a tener conto di rimborsi inferiori nel formulare le loro offerte all'esportazione.
Intanto, Nuova Delhi ha anche emesso un avviso contro i viaggi in Cina, mentre diverse compagnie aeree hanno cancellato i voli verso il paese. In tali circostanze, le acciaierie che esportano non sono state propense a spingere per la chiusura di contratti all'export.
In questo contesto i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) con provenienza India sono rimasti pari a 495-500 $/t FOB.
Un'acciaieria dell'India occidentale ha chiuso di recente un contratto riguardante 8.000 tonnellate di HRC con spedizione a fine marzo. La destinazione è il Vietnam e il prezzo concordato ammonta a 499 $/t FOB. Precedentemente era stata chiusa una vendita in Vietnam al prezzo di 493 $/t FOB.
Secondo diverse fonti la stessa acciaieria ha offerto materiale a circa 496 $/t FOB per destinazione Italia. Ciononostante, i compratori italiani hanno risposto con offerte d'acquisto a quota 485 $/t FOB. L'esportatore non è stato finora disposto a concedere sconti.