I produttori integrati indiani sono riusciti ad alzare i prezzi dei coils laminati a caldo (HRC) all'export nell'ultima settimana. Ciononostante, le loro vendite sono state limitate per via del rialzo dei prezzi di vendita sul mercato interno e del conseguente minor interesse a spedire volumi all'estero.
Le acciaierie indiane sono riuscite a chiudere vendite a 505-515 $/t FOB, prezzo in crescita rispetto ai 500 $/t registrati in media una settimana fa. Le offerte nel frattempo sono rimaste a quota 515-520 $/t FOB.
Tuttavia, le stesse acciaierie sono riuscite ad ottenere maggiori margini sulle vendite interne, ragione per cui è progressivamente calato il loro interesse verso il mercato export.
I dirigenti di due acciaierie private hanno riferito a SteelOrbis che nel corso di agosto il rapporto tra esportazioni e vendite totali dei produttori è sceso al 47% rispetto al 58% rilevato nel trimestre aprile-giugno. Si prevede che lo stesso rapporto scenda al 25% o 30% entro la fine di settembre.
Alcuni ordini da 10.000-20.000 tonnellate ciascuno sono stati registrati in Vietnam al prezzo di 530-535 $/t CFR nella seconda metà della scorsa settimana. I prezzi corrispondono a 505-510 $/t FOB o livello leggermente superiore. Inoltre, una vendita da 5.000 tonnellate circa è stata conclusa verso una società di trading asiatica ad un prezzo leggermente più alto di 510 $/t FOB.
Un'acciaieria dell'India occidentale ha venduto a un utilizzatore finale in Nigeria circa 8.000 tonnellate di HRC a un prezzo attorno ai 520 $/t FOB, con spedizione programmata per novembre. Si tratta di un livello al di sopra di quello di mercato.
Per quanto riguarda il mercato europeo, secondo indiscrezioni un'acciaieria indiana avrebbe venduto materiale in Italia al prezzo di 545 $/t CFR (460 €/t circa), l'equivalente di 510-515 $/t FOB.
Il manager di un'acciaieria indiana ha sottolineato che, oltre all'aumento della domanda e dei prezzi sul mercato interno, anche altri fattori dovrebbero spingere i produttori a ridurre le proprie spedizioni all'estero: nello specifico, la limitazione degli incentivi disponibili nell'ambito del regime per l'esportazione di merci dall'india (Merchandise Export Incentive Scheme - MEIS) nel periodo settembre-dicembre e l'eventuale cancellazione dello stesso MEIS a partire dal 1° gennaio.
In mancanza di tali incentivi, gli esportatori avranno bisogno di aumentare i prezzi del 2% circa. Così facendo, tuttavia, incontrerebbero le resistenze dei compratori e dunque aumenterebbero i volumi offerti internamente.