I prezzi del tondo per cemento armato proveniente dalla Turchia sono aumentati mediamente di una quindicina di dollari nell'ultima settimana, raggiungendo i 590-600 $/t FOB.
Nonostante i produttori turchi abbiano chiuso piccole vendite di tondo in Israele e Yemen, le loro vendite in generale sono scarseggiate questa settimana. Intanto, i prezzi del tondo turco sono aumentati sia sul mercato domestico che su quello export sulla scia del rialzo dei prezzi delle billette e del rottame.
Le acciaierie cinesi nel frattempo non sono ancora tornate del tutto operative dopo la conclusione delle festività di capodanno, pertanto l'andamento dei prezzi degli acciai finiti e semilavorati provenienti dal paese asiatico resta avvolto nell'incertezza. Per questo motivo, per il momento i compratori internazionali non hanno alcuna fretta di effettuare nuovi acquisti di tondo.
Questa settimana l'argomento più discusso sul mercato siderurgico mondiale è stato quello delle limitazioni all'import suggerite dal Dipartimento del Commercio USA al Presidente Trump. Tra le numerose voci che si sono levate contro la possibile istituzione di tali misure commerciali, c'è stata anche quella di Namık Ekinci, presidente dell'associazione degli esportatori turchi di acciaio (CIB), il quale ha dichiarato che se gli USA istituissero tali misure, l'UE e paesi quali la Cina e il Giappone si difenderebbero attraverso azioni ritorsive, e dunque si scatenerebbe una guerra commerciale a livello mondiale.
Nel 2017 le esportazioni siderurgiche turche verso gli USA sono già calate del 22,5% su base annua, a 1,83 milioni di tonnellate, Le vendite di acciaio dalla Turchia agli USA sono diminuite in modo significativo a causa dell'incertezza generata dall'indagine legata alla Section 232, ma potrebbero interrompersi del tutto qualora gli USA decidessero di applicare le misure al vaglio dell'amministrazione Trump. Una possibilità, questa, che sta preoccupando enormemente gli esportatori siderurgici turchi.