La domanda di tondo turco risulta ancora debole a livello internazionale. Dopo aver alzato i prezzi la scorsa settimana a fronte del rincaro del rottame, le acciaierie turche hanno fatto molta fatica a chiudere vendite a prezzi tra i 490 e i 505 $/t FOB. Inoltre, le stesse acciaierie stanno facendo fronte a pressioni ribassiste da parte dei compratori dei pochissimi mercati target. Di conseguenza, la scorsa settimana hanno ridotto i prezzi di 5 dollari in media, portando le proprie offerte al livello di 485-500 $/t FOB.
Nonostante i fornitori di rottame abbiano puntato a prezzi ancora più alti, le acciaierie turche non hanno accettato ulteriori aumenti. Non sono riuscite infatti a riflettere l'aumento dei prezzi del rottame in un incremento dei prezzi di vendita del tondo, pertanto i loro margini di profitto sono molto risicati.
I produttori turchi hanno perso i loro principali mercati export, Stati Uniti e Unione Europea, a causa rispettivamente del dazio del 50% e delle quote di importazione, mentre hanno continuato a chiudere vendite in paesi quali Israele e Yemen. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, le acciaierie turche stanno riscontrando una scarsa domanda in Africa, dove hanno chiuso piccole vendite a un prezzo di 485 $/t FOB, nonché a prezzi inferiori in funzione dei volumi richiesti.