Questa settimana i produttori di tondo turchi hanno continuato ad offrire materiale sui mercati export a prezzi tra i 570 e i 580 $/t FOB, stabili rispetto a sette giorni fa. Nel frattempo, le attività di scambio hanno fatto registrare un lieve miglioramento dopo un periodo di debolezza.
Negli Stati Uniti, a seguito del raggiungimento di prezzi locali pari a 799-821 $/t franco produttore, i compratori hanno acquistato da tre diversi produttori turchi circa 100.000 tonnellate di tondo questa settimana a prezzi tra i 635 e i 640 $/t CFR (dazi antidumping inclusi).
Nel frattempo, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha finalmente presentato al Presidente Trump i risultati dell'indagine sulle importazioni di acciaio nel paese. Trump ha ora 90 giorni per decidere, sulla base di tali risultati, se intraprendere o meno delle azioni che potrebbero limitare i flussi di acciaio in entrata negli Stati Uniti.
Questa settimana, le acciaierie turche hanno chiuso piccole vendite di tondo anche in Africa, Yemen e Israele a prezzi tra i 570 e i 580 $/t FOB.
D'altro canto, i produttori turchi stanno facendo fatica ad ottenere materie prime ai prezzi desiderati. Essi stanno cercando di spingere i prezzi del rottame verso livelli inferiori agli attuali, ma allo stesso tempo sono costretti a pagare prezzi più alti per gli elettrodi e ad acquistare rottami di alta qualità. Intanto, permane un significativo gap tra prezzi del rottame e prezzi delle billette a causa dei problemi legati al reperimento. Si prevede che le acciaierie turche saranno costrette ad accettare un incremento dei costi di produzione pur di evitare possibili tagli alla produzione. Pertanto, è difficile che le stesse acciaierie possano ridurre significativamente i prezzi del tondo nel breve periodo.