Questa settimana il mercato turco delle billette è rimasto piuttosto silenzioso, complice la stabilità del rottame e l’assenza di acquirenti attivi. Molti clienti hanno approfittato delle scorse settimane per rifornirsi da varie origini, e sembra non ci sia urgenza di nuovi scambi. Non c’è stata nemmeno abbondanza di offerte, specialmente per le origini Russia e Donbass. La maggior parte delle indicazioni dall’Asia non sono considerate praticabili, sebbene siano diminuite nel corso della settimana, mentre i prezzi dall’area del golfo Persico e dal nord Africa potrebbero essere accettati in caso di interesse. In generale, la previsione dei prezzi delle billette per ora si definisce stabile con tendenza negativa.
Il prezzo di riferimento di SteelOrbis per le billette russe si è attestato a 508-512 $/t FOB mar Nero, con il punto medio a 510 $/t FOB, in calo di 3,5 $/t rispetto alla fine della scorsa settimana. «Le ultime offerte di billette [dal Donbass] si erano attestate a 535-540 $/t CFR [Turchia, che significa 510-515 $/t FOB], ma al momento il mercato delle billette è fermo», ha affermato un trader. Un altro fornitore di billette russe ha asserito che il livello praticabile è slittato intorno ai 505-510 $/t FOB, poiché i compratori non sono interessati a proseguire gli acquisti. La settimana scorsa sono state vendute alla Turchia 20.000 t di billette russe con spedizione immediata a 538-545 $/t CFR, e un altro piccolo lotto da 3.000 t è stato scambiato a 545 $/t CFR porti turchi del mar Nero per la spedizione di febbraio. Alcuni fornitori stanno ancora segnalando offerte non inferiori a 520 $/t FOB mar Nero, ma alle condizioni attuali, con il mercato così lento, questo livello è difficilmente praticabile. Mentre al momento gli acquirenti sono praticamente assenti, le fonti di mercato attendono segnali più chiari riguardo all’andamento sul mercato del rottame e stimano, per ora, che il trend di gennaio sarà in prevalenza piatto.
Sul mercato turco sono presenti anche fornitori iraniani con diverse offerte che variano a seconda del volume e delle condizioni di spedizione. Alcuni lotti in deposito sono stati offerti a circa 540 $/t CFR per un quantitativo pari a 10.000-15.000 t, livello impraticabile per il mercato turco. Tuttavia, secondo le informazioni di mercato, è stato prenotato un volume simile a 530 $/t DAP nella regione turca di Iskenderun con spedizione immediata, mentre prima il prezzo per tali carichi si attestava al massimo a 515 $/t DAP. «Il prezzo è alto e ci sarà un problema con i carichi dei camion, ma d’altra parte l’indicazione locale per la billetta a Iskenderun è di 590 $/t», ha commentato una fonte.
Per quanto riguarda le origini non soggette a sanzioni, i prezzi dall’Indonesia per le spedizioni di febbraio si attestano attualmente a 525 $/t FOB, in calo di 10 $/t nel corso della settimana, mentre la Malesia sembra essere per ora fuori dal mercato. Tuttavia, le offerte dall’Asia non sono considerate praticabili a causa degli aumenti dei costi di trasporto e dell’allungamento dei tempi di consegna, che comportano arrivi a metà marzo. «Per via della situazione critica nel canale di Suez il costo di trasporto per carichi da 20.000-25.000 t è di 40 $/t o più, il che rende il prezzo impraticabile per la Turchia. Inoltre, con la spedizione di febbraio e 30 giorni di trasporto via mare diventa troppo rischioso comprare in Asia, almeno per adesso», ha dichiarato un trader a SteelOrbis. Alcune delle acciaierie turche hanno segnalato offerte dall’Indonesia a 560 $/t CFR.
Arrivano anche offerte dall’area MENA: secondo diverse fonti, le billette algerine con spedizione a fine gennaio vengono offerte a 560-562 $/t CFR e fino a 565 $/t CFR, mentre l’accordo precedente con spedizione immediata era stato concluso a poco più di 555 $/t CFR. Anche un’acciaieria saudita è sul mercato con offerte segnalate a 550 $/t CFR e 560 $/t CFR in base alla regione della Turchia. Nell’ultima settimana si è parlato di una vendita di billette della stessa origine nella regione di Izmir a quasi 560 $/t CFR. Il periodo di spedizione è fine gennaio.