Secondo i dati doganali ufficiali, le acciaierie ucraine hanno registrato un calo dei volumi di esportazione di semilavorati in ottobre. Inoltre, anche i ricavi dei venditori hanno registrato un calo in questo periodo a causa della situazione sfavorevole dei prezzi sui mercati globali dell’acciaio. Il settore siderurgico ucraino sta ancora chiaramente lottando con le difficoltà causate dalla guerra con la Russia, principalmente la perdita di beni di produzione, i problemi di approvvigionamento di materie prime, la logistica e le interruzioni delle attività del mercato interno.
Secondo i dati doganali, l’Ucraina ha esportato 110.120 tonnellate di semilavorati in acciaio nel mese di ottobre, registrando un calo del 23,6% su base mensile. Secondo SteelOrbis, la maggior parte del volume era costituito da billette quadrate, data la limitata possibilità per l’Ucraina di vendere bramme a causa della guerra in corso e, di conseguenza, della perdita di acciaierie nelle regioni occupate dalla Russia. Le principali destinazioni per i semilavorati dall’Ucraina sono state la Bulgaria, con una quota del 35,4% del fatturato, seguita dalla Polonia (23,8%) e dall’Italia (10%). Vale la pena ricordare che le vendite alla Bulgaria rappresentano le spedizioni di billette da uno dei produttori di acciaio ucraini alla sua attività di produzione di lunghi in Bulgaria.
I dati indicano che i ricavi delle esportazioni di semilavorati dall’Ucraina sono diminuiti di quasi il 20% su base annua, raggiungendo i 52,9 milioni di dollari. Nel periodo gennaio-ottobre di quest’anno, l’Ucraina ha esportato 1,034 milioni di tonnellate di semilavorati, in calo di oltre il 40% su base annua.