Veysel Yayan, segretario generale dell’Associazione dei produttori siderurgici turchi (TCUD), ha evidenziato la necessità di adottare misure protezionistiche per i produttori di acciaio turchi, soprattutto a fronte dell’aumento dei prezzi dell’energia. Intervistato dal quotidiano turco EKONOMİ, Yayan ha affermato che i paesi del Golfo, in particolare l’Arabia Saudita e l’Iran, saranno in grado di competere con i produttori siderurgici turchi grazie ai loro vantaggi in termini di prezzi dell’energia. Come riportato in precedenza da SteelOrbis, il Fondo Pubblico di Investimento dell’Arabia Saudita ha recentemente acquisito una partecipazione del 100% nella Saudi Iron & Steel Co., nota anche come Hadeed, il più grande produttore di acciaio dell’Arabia Saudita.
Considerando che la maggior parte degli investimenti è orientata all’esportazione, il segretario generale della TCUD ha sottolineato le difficoltà competitive dell’industria siderurgica turca causate dai fattori sopra citati.
Inoltre, secondo l’ultima dichiarazione della TCUD, le importazioni di acciaio dalla Cina – il paese da cui la Turchia importa di più dopo la Russia – sono aumentate dell’84% nei primi sette mesi di quest’anno. L’associazione ha sottolineato che, per colmare l’attuale deficit commerciale estero dell’industria siderurgica turca, è fondamentale evitare che la Cina passi alla Turchia il surplus causato dalla contrazione del proprio settore edilizio.