L'indiana Tata Steel Limited ha lanciato una "banca del carbonio", un deposito virtuale attraverso il quale l'anidride carbonica diventerà un bene che crea valore per usi futuri, secondo quanto ha dichiarato l'azienda in un comunicato di giovedì 11 luglio.
L'anidride carbonica è ampiamente riconosciuta come una sostanza nociva emessa a causa dell'uso di vari combustibili fossili nell'industria e nei trasporti. L'industria siderurgica, in particolare, si affida al carbone e ad altri combustibili fossili nella sua linea di produzione, con il conseguente rilascio di grandi quantità di anidride carbonica.
La banca del carbonio ha lo scopo di misurare e gestire i risparmi di anidride carbonica generati da vari progetti sostenibili; questi risparmi non solo contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi ambientali, ma hanno anche il potenziale di generare entrate che possono essere reinvestite in ulteriori sforzi di decarbonizzazione, ha dichiarato l'azienda.
Inizialmente, Tata Steel ha identificato i progetti di decarbonizzazione in grado di ridurre le emissioni di CO2 in uno o più processi produttivi e i risparmi di carbonio derivanti da questi progetti sono rigorosamente monitorati da un revisore indipendente, che poi verifica le dichiarazioni di risparmio di CO2 dell'azienda seguendo l'appropriato sistema ISO.
Dopo la verifica da parte dei revisori, l'azienda rilascia un certificato di risparmio di carbonio e lo deposita virtualmente nella banca del carbonio.