Lo US Census Bureau e lo US Bureau of Economic Analysis hanno annunciato ieri che il deficit di beni e servizi del paese nel mese di luglio si è attestato 65,0 miliardi di dollari, in aumento di 1,3 miliardi rispetto ai 63,7 di giugno, rivisti.
Le esportazioni di luglio hanno totalizzato 251,7 miliardi di dollari, cioè 3,9 miliardi in più rispetto a giugno. Le importazioni, invece, sono ammontate a 316,7 miliardi di dollari, 5,2 miliardi in più rispetto a giugno. L’aumento del deficit di beni e servizi del mese di luglio riflette un aumento del deficit di beni di 2,0 miliardi di dollari a 90,0 miliardi e un aumento del surplus dei servizi di 0,7 miliardi di dollari a 25,0 miliardi.
Dall’inizio dell’anno, il deficit di beni e servizi è diminuito di 128,3 miliardi di dollari, ossia del 21,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le esportazioni sono aumentate di 27,3 miliardi di dollari, cioè dell’1,6%, mentre le importazioni sono diminuite di 101,0 miliardi di dollari, cioè del 4,3%.
I dati di luglio mostrano un surplus, in miliardi di dollari, con i Paesi Bassi (4,5), l’America meridionale e centrale (4,1), Hong Kong (1,5), Belgio (1,5), Australia (1,5), Regno Unito (0,5), Brasile (0,3) e Singapore (0,2).
Sono stati registrati disavanzi, in miliardi di dollari, con Cina (24,0), Unione Europea (17,3), Messico (12,8), Vietnam (9,3), Germania (7,2), Irlanda (6,5), Giappone (5,9), Corea del Sud (5,3), Italia (4,1), Canada (4,0), Taiwan (3,9), India (3,0), Malaysia (2,4), Svizzera (1,9), Israele (0,8), Francia (0,4) e Arabia Saudita (0,2).