Nel caso gli USA decidano di imporre tariffe sulle importazioni di acciaio dall’India, il governo indiano, anziché ricorrere all'Organizzazione mondiale del commercio (WTO), parteciperà a colloqui bilaterali per risolvere qualsiasi controversia commerciale. A riferirlo è stato un alto funzionario del governo indiano in data 27 febbraio.
La stessa fonte ha spiegato che, tenuto conto dell’intensificarsi delle relazioni tra India e Stati Uniti e dell’aumento degli impegni politici ed economici tra i due paesi, tutte le possibili questioni derivanti dall’imposizione di tariffe protettive contro le importazioni di acciaio dall’India, originate dalla Section 232, saranno affrontate attraverso negoziati bilaterali per via diplomatica.
Il Dipartimento del Commercio ha consigliato al presidente Trump di adottare tariffe elevate sulle importazioni di acciaio da diversi paesi, inclusa l’India, ma il ministero del commercio indiano non presenterà alcuna disputa al WTO, poiché il governo indiano è piuttosto certo di riuscire a proteggere gli interessi del paese attraverso negoziati bilaterali, ha aggiunto il funzionario.
In via ufficiosa, le fonti governative hanno sottolineato il fatto che difficilmente il governo indiano subirà pressioni da parte delle società siderurgiche nazionali; questo perché gli Stati Uniti hanno perso gradualmente importanza come destinazione dell'acciaio indiano, come evidenziano i dati sulle esportazioni verso gli USA nel periodo da aprile a novembre 2017: il valore generato dalle stesse si è attestato a 230 milioni di dollari, contro i 330 milioni di dollari dello stesso periodo dell’anno precedente.