Ripresa del settore siderurgico, minacce e prospettive: il report di Allianz trade

martedì, 26 luglio 2022 10:43:12 (GMT+3)   |   Brescia
       

Secondo un report recentemente pubblicato da Allianz trade, la produzione siderurgica mondiale nel 2021, dopo il calo dell’anno precedente, ha visto un aumento del 3,6% raggiungendo 1,91 mld tonn con ben +26,7% per l’Africa e + 16/17% per le Americhe. La Cina, invece, sede di più della metà della produzione mondiale, sta puntando da anni a migliorare l’efficienza, accelerare sull’ambientalizzazione del settore e intensificare l’utilizzo dei rottami di acciaio. Nel paese prosegue, però, la flessione produttiva: «Dopo il -3% del 2021 a gennaio di quest’anno la Cina ha registrato -11,2% rispetto a gennaio 2021, trascinando la produzione mondiale a -6%».

L’industria siderurgica europea ha virato verso la sostenibilità economica e ambientale riducendo la manodopera e ha introdotto dazi all’import da Paesi aggressivi come la Turchia.

Sul panorama nazionale, il conflitto in Ucraina rischia sicuramente di impedire la ripresa del settore siderurgico. L’Italia, già fuori dalla top ten mondiale, mantiene comunque il secondo posto in Europa (dopo la Germania), grazie in particolare ai due centri siderurgici di Taranto e di Piombino (LI), dove viene prodotto circa un terzo dell’acciaio italiano. La ripresa è minacciata, però, dall’aumento dei costi dell’energia, dalle problematiche nel settore logistico, dai prezzi di minerale, carbone e rottame ferroso, ma anche dall’eredità dei conti in rosso dell’industria di Stato dell’acciaio.

Buone notizie per l’export di ferro e acciaio, con importi quasi raddoppiati rispetto al 2020, e per i bilanci aziendali 2021 che sono risultati in miglioramento.

Guardando al futuro, le prospettive di Allianz trade sono influenzate dai rincari dei costi di produzione e da una «situazione internazionale preoccupante», che rallentano la crescita in precedenza sperata, grazie ai fondi Pnrr e alla costruzione di grandi infrastrutture.

«I settori più colpiti dai rincari record del gas sono proprio quelli energivori […] con le aziende che tendono a rallentare o a fermarsi quando produrre costa troppo. A ciò si aggiungono i problemi relativi alla supply chain e alla logistica, con l’inflazione delle tariffe di trasporto e la carenza di manodopera, in particolare nell’industria degli autotrasporti. A soffrire maggiormente sarà il settore automotive».

Nell’ambito della decarbonizzazione, si attende un incremento sia della produzione che dei consumi e degli investimenti nell’acciaio pulito. In Italia nasce DRI d’Italia, società controllata da Invitalia per convertire in chiave “green” il settore italiano della siderurgia.