Il colosso minerario australiano Rio Tinto ha pubblicato i propri risultati finanziari relativi al primo semestre dell'anno in corso. L'utile netto è ammontato a 3,3 miliardi di dollari, contro gli 1,71 miliardi del primo semestre 2016. Allo stesso tempo, il fatturato consolidato è ammontato a 19,32 miliardi di dollari, crescendo del 24,6% grazie principalmente ai maggiori prezzi medi delle commodity.
L'utile netto relativo alla divisione minerale ferroso è stato pari a 3,25 miliardi di dollari, dato in crescita dell'87% grazie a prezzi più alti (+42% in media) e a risparmi sui costi.
Per quest'anno, l'azienda si aspetta di spedire circa 330 milioni di tonnellate di minerale ferroso dalla regione del Pilbara (Australia occidentale), salvo imprevisti legati a condizioni meteorologiche avverse.