Il produttore siderurgico russo NLMK Group ha annunciato di aver avviato i test a caldo sulla sua seconda unità di iniezione di carbone polverizzato (PCI) nell'altoforno del suo principale impianto, situato a Lipetsk (Novolipetsk).
L'azienda ha avviato l'installazione di questa tecnologia per la conservazione delle risorse, introdotta solo recentemente in Russia, presso l'altoforno n. 4, dotato di una capacità produttiva di circa 2,1 milioni di tonnellate di ghisa l'anno. Nel 2013, un'unità analoga è stata installata con successo nell'altoforno n. 5, con una capacità di produzione di ghisa annuale pari a 3 milioni di tonnellate. Ne consegue che oltre un terzo delle capacità di produzione di ghisa dell'impianto di Novolipetsk sarà attrezzato con sistemi PCI per la riduzione delle risorse utilizzate.
La tecnologia PCI consiste nella co-iniezione di gas naturale e di particelle sottili di carbone negli altiforni. L'utilizzo di combustibile di carbone polverizzato derivante da seam coal riduce il consumo di gas del 70-80% e il consumo di coke del 20-30%. La sostituzione di materie prime costose con alternative più economiche (steam coal anziché coking coal) ridurrà il costo di produzione della ghisa. Inoltre, l'utilizzo di nuove tecnologie nella produzione di carbone da coke e in operazioni chimiche ha già permesso a NLMK di ottenere coke di alta qualità da fonti nazionali.
Sono stati investiti circa 103,3 milioni di dollari nel progetto della fornitura dei sistemi PCI agli altiforni n. 4 e n. 5 dell'azienda.