Dopo aver dimezzato la sua presenza in Acerinox lo scorso giugno, il gruppo giapponese Nippon Steel ha deciso di uscire del tutto dal capitale del produttore spagnolo di acciai inossidabili. Secondo fonti di stampa, infatti, Nippon Steel avrebbe venduto un pacchetto di azioni di Acerinox del valore di 21,4 milioni di euro tramite un'offerta accelerata bookbuilt rivolta esclusivamente ad investitori qualificati. UBS funge da banca di collocamento.
Nelle prime ore di oggi 1° ottobre, la società quotata ha comunicato la chiusura del processo di collocamento, effettuato presso investitori istituzionali, al prezzo di 10,55 euro, per un totale di 225,6 milioni. Secondo gli analisti di Link Securities «il prezzo di collocamento di 10,55 euro per azione rappresenta uno sconto del 4,9% rispetto al prezzo di chiusura di ieri di 11,09 per azione».
Il produttore di acciaio inossidabile perde così uno dei suoi azionisti storici, che già un anno fa aveva mosso i primi passi per avviare il processo di dismissione e che lo scorso giugno aveva venduto il primo 7,9% del capitale attraverso un'altra offerta accelerata. In quel caso, la vendita era stata chiusa a 10,2 euro per azione, con uno sconto del 5%.
Secondo i registri della Comisión Nacional del Mercado de Valores (CNMV), il primo azionista di Acerinox è Corporación Financiera Alba con il 18,958% del capitale, seguito da Daniel Bravo Andreu, con il 5,002% e da Industrial Development Corporation con il 3,041%.
Acerinox ha da poco registrato il suo miglior semestre dal 2007 in termini di risultati economici. Il gruppo siderurgico nel periodo gennaio-giugno ha visto l'utile schizzare a 203 milioni di euro, rispetto ai 2 milioni registrati un anno prima.