GlobalData, una delle principali società di dati e analisi con sede a Londra, prevede che nel 2020 la produzione globale di minerale di ferro raggiungerà i 2,23 miliardi di tonnellate, registrando un calo dell'1,2% su base annua a causa principalmente del maltempo, delle interruzioni delle aste e delle chiusure di miniere dovute alla pandemia di coronavirus. Sempre a causa della pandemia, si stima che il consumo globale di minerale di ferro diminuirà del 2,8% rispetto allo scorso anno, fermandosi a 2,03 miliardi di tonnellate.
La società prevede che la produzione del settore delle costruzioni a livello globale diminuirà del 2,8% quest'anno a causa del potenziale calo degli investimenti e della possibile cancellazione (o rinvio) di progetti pianificati nei settori dell'edilizia commerciale e industriale. L'industria automobilistica mondiale consuma quasi il 17% dell'offerta globale di minerale di ferro, pertanto il rallentamento della domanda nel settore automobilistico, causato dal coronavirus, porterà a una diminuzione della richiesta di minerale di ferro.
Si prevede che la produzione globale di minerale di ferro aumenterà ad un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 3,5% raggiungendo i 2,55 miliardi di tonnellate nel periodo 2021-2024. Australia, Brasile, Russia e India saranno i principali fautori di questa crescita. GlobalData prevede inoltre un aumento della produzione di minerale di ferro in questi paesi, da 1,72 miliardi di tonnellate nel 2021 a 1,93 miliardi di tonnellate nel 2024.
Vinneth Bajaj, senior mining analyst di GlobalData, ha affermato che «solo una volta che il virus sarà sotto controllo il settore potrà indicare una ripresa insieme alla domanda globale». L'analista prevede che nel periodo 2021-2024 il consumo globale di minerale di ferro aumenterà ad un tasso di crescita medio annuo composto (CAGR) dell’1,3% raggiungendo i 2,19 miliardi di tonnellate, «supportato da una forte crescita della domanda in India e Cina, insieme al continuo sviluppo in Russia, Giappone, Corea del Sud e Brasile».