Metinvest-Danieli, presentato alle istituzioni il piano per un impianto da 4 mln ton di prodotti piani

giovedì, 20 maggio 2021 16:05:10 (GMT+3)   |   Brescia
       

Quasi 700 milioni di euro di investimenti, 4 milioni di tonnellate di acciaio lavorate ogni anno, 2,5 miliardi di fatturato, 450 assunzioni dirette e almeno 500 posti di lavoro generati dall'indotto. Questi i principali numeri del piano che il gruppo ucraino Metinvest e il plantmaker italiano Danieli hanno presentato alla Friuli-Venezia Giulia secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Piccolo". L'obiettivo è quello di lanciare a Trieste un polo da 48 ettari basato sulla laminazione a caldo di bramme in arrivo dall'Ucraina; un «comprensorio industriale» che godrebbe della «logistica snella» garantita dall'area situata nel comune di Muggia nonché della presenza di ferrovie. Dopo il supporto formale delle istituzioni locali, è atteso ora il nullaosta del consiglio d'amministrazione di Metinvest, tuttavia «lo studio di fattibilità è già stato valutato a fondo» e i soggetti privati si dicono pronti a dare il via al progetto. 

In base a un documento di 12 pagine, lo stabilimento avrà una capacità iniziale di 2,5 milioni di tonnellate di acciaio all'anno, necessarie per produrre altrettanti milioni di coils laminati a caldo, 700.000 dei quali verranno decapati e oliati. Una seconda fase prevede l'aumento della produzione a 4 milioni di tonnellate e processi di laminazione a freddo, zincatura e verniciatura condotti nel laminatoio di Servola del gruppo Arvedi. I macchinari saranno ovviamente forniti da Danieli, che progetterà e realizzerà lo stabilimento, oltre a far parte dell'azienda con una quota di minoranza. La fabbrica sarà "green", a impatto zero e dovrebbe rappresentare il rilancio di un'industria pesante "pulita". 

Consapevoli di dover affrontare un difficile confronto con i ministeri dello Sviluppo Economico, della Transizione Ecologica e dei Trasporti, Metinvest e Danieli hanno prima puntato all'approvazione delle istituzioni locali, chiedendo a Regione, Coselag (Consorzio di Sviluppo Economico Locale dell'Area Giuliana) e Autorità Portuale di firmare un protocollo d'intesa con il quale le parti si impegnano a valutare i lavori preparatori e l'iter che porterà alla sottoscrizione di un accordo di programma. Metinvest mette sul piatto la riconversione di un'area inutilizzata e inquinata. Attualmente in Italia il gruppo ucraino effettua, nei siti di San Giorgio di Nogaro (UD) e Vallese di Oppeano (VR), lavorazioni a caldo e a freddo di semilavorati importati. 


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