La Commissione europea ha annunciato rapide contromisure contro la decisione degli Stati Uniti di imporre tariffe del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio da tutti i Paesi, senza eccezioni ed esenzioni, che entrano ufficialmente in vigore oggi, 12 marzo.
La Commissione ha sottolineato che le nuove tariffe statunitensi riguardano diversi tipi di prodotti semilavorati e finiti, come tubi e filo, nonché altri prodotti in acciaio e alluminio come prodotti per la casa, macchinari ed elettrodomestici. Inoltre, entro il 12 maggio gli Stati Uniti introdurranno un sistema che amplierà l'elenco dei derivati dell'acciaio e dell'alluminio soggetti a dazi del 25%. Le tariffe avranno un impatto sulle esportazioni dell'UE per un valore totale di 26 miliardi di euro, pari a circa il 5% delle esportazioni totali di merci dell'UE verso gli Stati Uniti. Gli importatori statunitensi dovranno pagare fino a 6 miliardi di euro di dazi all'importazione.
A partire dal 1° aprile, l'UE ripristinerà le misure commerciali del 2018 nei confronti di beni statunitensi per un valore di 2,8 miliardi di euro e le misure commerciali del 2020 nei confronti di beni statunitensi per un valore di 3,6 miliardi di euro. Le misure commerciali del 2018 erano state messe in vigore nel giugno 2018, a seguito dell'introduzione delle tariffe della Section 232 da parte degli Stati Uniti. Tuttavia, le misure commerciali dell'UE per il 2020, la cui attuazione era prevista per giugno 2021, sono state sospese fino al 31 marzo 2025, a seguito di discussioni con gli Stati Uniti che hanno accettato di sospendere le tariffe della Section 232 sugli esportatori dell'UE entro una certa quota. Inoltre, oggi, 12 marzo, l'UE ha avviato anche consultazioni con le parti interessate per imporre misure aggiuntive, che riguarderanno circa 18 miliardi di euro di merci statunitensi. Nell'ambito delle consultazioni, verranno scelti i prodotti appropriati da includere nelle nuove contromisure, garantendo che i disagi per le imprese e i consumatori dell'UE siano ridotti al minimo. Le consultazioni si concluderanno entro il 26 marzo e le misure aggiuntive saranno attuate a metà aprile.