IREPAS, Dalbeler: le regole stanno cambiando

lunedì, 18 settembre 2023 12:40:44 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Oggi, durante l’evento SteelOrbis 2023 Fall Conference & 89th IREPAS Meeting che si sta svolgendo a Istanbul e che durerà fino al 19 settembre, Uğur Dalbeler, vicepresidente dell’Associazione turca degli esportatori di acciaio (CIB), membro del consiglio di amministrazione di Worldsteel e direttore generale dell’acciaieria turca Çolakoğlu Metalurji, ha aperto il suo discorso di celebrazione del 40° anniversario di IREPAS ringraziando «tutti coloro che hanno contribuito a far raggiungere all’associazione un livello così importante». IREPAS – dichiara – è stata avviata da pochi individui ed è diventata oggi una community molto nutrita, evolvendosi con l’accoglienza di tutti gli stakeholders: non solo i produttori, ma anche i consumatori, i fornitori di materie prime, le aziende di logistica e le istituzioni finanziarie.

Per quanto riguarda lo stato attuale dell’industria siderurgica, Dalbeler ha osservato che, secondo la World Trade Organization, il commercio globale è in calo a causa della forza del dollaro, dell’elevata inflazione e dei conflitti in tutto il mondo. Ha aggiunto che le regole del gioco stanno cambiando, riscritte dalle nazioni sviluppate. «A partire dagli Stati Uniti e proseguendo con l’Unione Europea, le economie sviluppate si stanno chiudendo. Dopo aver beneficiato del libero commercio per molti anni, hanno deciso di cambiare le regole del gioco perché la loro forza competitiva sta diminuendo», ha sottolineato il rappresentante di Çolakoğlu.

Evidenziando la conclusione del periodo di crescita dell’industria siderurgica turca e il suo attuale periodo di stagnazione, ha aggiunto: «Cerchiamo di mantenere ciò che abbiamo, e non sarà facile». Ha poi continuato affermando che, oltre ai rimedi commerciali, anche le sanzioni derivanti dalla guerra in Ucraina stanno fortemente danneggiando l’industria siderurgica turca. Un’altra sfida citata è stata quella della decarbonizzazione. Dalbeler ha infatti sottolineato che, mentre l’UE ha avviato il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, la Turchia non ha ancora fatto molto per attuare i propri regolamenti, in modo da potersi almeno conformare a quelli dell’Unione.

Il vicepresidente ha infine parlato di Çolakoğlu, che ha aumentato la propria capacità a 4,5 milioni di tonnellate, ha rafforzato la qualità e sta apportando alcuni miglioramenti per essere più snella e sostenibile.