Aperam, produttore di acciaio inossidabile con sede in Lussemburgo, ha annunciato che sono state recentemente avviate discussioni preliminari con il produttore spagnolo Acerinox in merito a una possibile fusione commerciale. La società ha specificato che ad oggi non è stato ancora raggiunto alcun accordo «sulla portata, la struttura o le condizioni di un'eventuale transazione».
Aperam ha una capacità annua di acciai inox piani ed elettrici di 2,5 milioni di tonnellate, mentre Acerinox ha una capacità produttiva di 3,1 milioni di tonnellate di prodotti laminati a caldo e 2,1 milioni di tonnellate di laminati a freddo.
Lo scorso anno Acerinox ha realizzato un fatturato di 6,7 miliardi di euro con un Ebitda di 989 milioni. La società si presenta come «l'azienda più globale del settore, con una presenza in cinque continenti, impianti in quattro continenti e clienti in 81 paesi». Aperam ha registrato vendite per 5,1 miliardi con un Ebitda rettificato di 1,06 miliardi e consegne di 1,8 milioni di tonnellate. Ha sei impianti produttivi situati in Brasile, Belgio e Francia. Ogni eventuale aggregazione dovrà passare per l'accordo della famiglia Mittal, che detiene il 39% del capitale e il 41% dei diritti di voto di Aperam, e della famiglia March che controlla indirettamente il 19% circa di Acerinox tramite la Corporación Financiera Alba.