Secondo quanto riportato dalla Federazione delle industrie minerarie indiane (FIMI), nell’anno fiscale 2017/18 l’India ha prodotto 210 milioni di tonnellate di minerale di ferro. L'ultima volta che l'India aveva prodotto volumi così elevati era stato nell’anno 2010/11 al culmine di un boom minerario.
Nello stato dell’Orissa, i principali operatori minerari hanno prodotto circa il 62% della produzione totale regionale. Rungta Mines ha prodotto 25,25 milioni di tonnellate, Tata Steel 12,61 milioni di tonnellate, Serajudin Mines 9,03 milioni di tonnellate, SAIL 7,23 milioni di tonnellate, OMC 5,81 milioni di tonnellate e KSJ Ahluwalia 5,4 milioni di tonnellate.
Negli ultimi mesi le restrizioni sulle miniere con capacità oltre 30 milioni di tonnellate di minerale di ferro sono state ritirate nell’Orissa, dove il settore minerario ha fatturato oltre 60 miliardi di rupie (872 milioni di dollari), l’importo più alto di sempre.
Intanto, nell’ultimo anno fiscale, il produttore minerario National Mineral Development Corporation (NMDC), di proprietà dello stato indiano, ha mantenuto una produzione stabile a livello nazionale, pari cioè a 35 milioni di tonnellate.
Non sono ancora disponibili i dati di produzione riferiti ai singoli stati indiani. Nell'anno solare 2017, l'India ha prodotto 202 milioni di tonnellate di minerale di ferro. Oltre all’Orissa, che ha prodotto oltre 100 milioni di tonnellate, il Chhattisgarh ha prodotto 32,8 milioni di tonnellate, il Karnataka 29,1 milioni di tonnellate, il Jharkhand 21,6 milioni di tonnellate, Goa 8,6 milioni di tonnellate e gli altri stati circa 5 milioni di tonnellate.