Gerdau: nel primo trimestre l'utile netto cala del 60%

mercoledì, 08 maggio 2013 14:07:31 (GMT+3)   |   San Diego
       

Il produttore siderurgico brasiliano Gerdau SA ha comunicato che nel primo trimestre dell'anno l'output di acciaio grezzo del gruppo si è attestato a 4,4 milioni di tonnellate, le vendite a 4,6 milioni di tonnellate ed i ricavi a 9,2 miliardi di reais (4,6 miliardi di dollari). L'utile netto registra una contrazione del 60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ammontando a 160 milioni di reais (79,6 milioni di dollari). Nella conference call con gli azionisti, il presidente e CEO del gruppo Andre Gerdau Johannpeter ha spiegato che sulle performance dell'azienda hanno esercitato un forte impatto negativo il calo della domanda in Europa ed in Nord America ma anche il forte incremento dei volumi di acciaio importato sia in America latina che negli Stati Uniti.

"Nonostante l'eccedenza di capacità produttive installate a livello globale, i mercati hanno incominciato a mostrare un leggero aumento della domanda" ha detto Johannpeter. "Anche grazie all'abilità dei nostri manager, ciò dovrebbe riflettersi positivamente sui risultati del gruppo nei prossimi trimestri. Stiamo infatti lavorando per incrementare l'efficienza dell'attività, per ottimizzare il capitale circolante alla luce dei livelli di domanda e, parallelamente, stiamo gestendo con oculatezza le spese per investimenti (Capex) vista l'elevata volatilità dei mercati".

"Al contempo - ha concluso Johannpeter - sosteniamo investimenti strategici mirati all'ampliamento dei margini di guadadno che riguardano l'aumento dell'output di iron ore delle nostre miniere, la produzione di acciai piani in Brasile e lo startup di nuove attività in India".

Secondo quanto comunicato da Gerdau, nel primo trimestre le consegne effettuate in Brasile si sono attestate a 1,4 milioni di tonnellate grazie ad un incremento tendenziale del 12%, mentre le spedizioni destinate ai mercati esteri in partenza dalle acciaierie brasiliane sono scese del 22% a 391.000 tonnellate. In Canada e negli Stati Uniti sono state venduti 1,5 milioni di tonnellate di acciaio (esclusi i gradi speciali), con il volume in questione che mostra un calo del 13% rispetto a gennaio-marzo 2012.

Le unità produttive dislocate in America latina al di fuori del Brasile hanno venduto 646.000 tonnellate di acciaio (-4% in termini tendenziali) e quelle raggruppate nella divisione Special Steel Business Operation (impianti in Brasile, Stati Uniti, Spagna ed India) ne hanno vendute 667.000 tonnellate: anche in questo caso la contrazione rispetto a gennaio-marzo 2012 è del 4%.