Fortescue, produttore australiano di minerale ferroso, ha comunicato che metterà in stand by i progetti di espansione della produzione nel Pilbara una volta raggiunto, nel 2013, un output di 155 milioni di tonnellate.
Il CEO dell'azienda, Neville Power, lo ha annunciato con queste parole: "Una volta centrato l'obiettivo di 155 milioni di tonnellate annue la nostra disponibilità economica aumenterà enormemente e dovremo pensare a rifondare i debiti accollati in questa fase di espansione". Con questa mossa Fortescue punta a ottenere un rating ‘investment grade'.
Il colosso del settore BHP Billiton, invece, ha ricevuto il via libera dal governo di Sydney (dopo quello del governo del governo locale) per l'ampliamento del porto esterno di Port Hedland, tra i più grandi del continente australiano. Come già comunicato da SteelOrbis, il porto esterno consentirà di incrementare la capacità di throughput di ben 240 milioni di tonnellate annue, necessarie per supportare il raddoppio dell'output di iron ore entro il 2020, quando la cifra dovrebbe attestarsi a 450 milioni di tonnellate.
Il progetto comprende l'allacciamento ferroviario, magazzini per il minerale, un canale navigabile lungo 32 kilometri ed un molo offshore lungo quattro kilometri. La costruzione richiederà otto anni di lavoro, ma alla luce dell'attuale rallentamento dell'economia mondiale, non è ancora stato deciso quando ci sarà la posa della prima pietra.
Per capire la portata del progetto, basi pensare che BHP Billiton ha stanziato quasi 1 miliardo di dollari solo per gli studi di fattibilità, e si calcola che per i lavori di costruzione ne saranno necessari non meno di 20.